Commento 1° giornata Lega 2 Gold
1° giornata
Il pronostico era da “testa a testa”, Torino l’ha fatto suo. Non poteva sperare in un debutto migliore la Manital Pms, che su un campo ostico come Ferentino incassa i primi due punti stagionali. I due top-player gialloblù hanno subito fatto la voce grossa: 24 Amoroso, 20 Mancinelli. Partito dalla panchina, e con pochissimi allenamenti nelle gambe causa l’infortunio che l’ha tenuto fuori dagli ultimi Europei, il capitano azzurro è rimasto in campo per ben 31 minuti facendo subito vedere quanto la sua sia una presenza che sposta sui campi di Lega Gold. Dentro il pitturato e nel gioco spalle a canestro, il tandem Amoroso-Mancinelli ha prima trascinato la rimonta torinese (46-40 all’intervallo) e poi innescato lo strappo decisivo fino al massimo vantaggio di +9. Ferentino non ha mai mollato e pian piano si è riportata a -2, ma nel finale Torino ha sfoderato la giusta lucidità mentale per strappare la prima vittoria (85-89). Decisivi anche capitan Evangelisti (17), mano chirurgica anche in seconda serie con un ottimo impatto difensivo, e un Gergati (13) già in formato playoff, e chi ricorda lo splendido finale di stagione dello scorso campionato sa cosa vuol dire. Bene anche Chessa, sempre reattivo, con cinque palle recuperate. Insomma: una vittoria che vale… gold, per nulla scontata tanto più se si considera l’infermeria piena zeppa che ha costretto Torino ad un pre-campionato d’emergenza: per Ferentino bene Rodney Green (24) e Ryan Bucci (18), ma l’assenza di un pivot di peso come William Mosley si è fatta sentire non poco.
Se il blitz della Manital può essere considerato una sorpresa fino a un certo punto, la prima giornata ha regalato risultati tutt’altro che scontati. A cominciare dal colpaccio di Veroli (71-83) al Forum di Biella: dati come una delle formazioni di fascia bassa, i ciociari, trascinati da un super Casella (22), hanno condotto fin dall’inizio riuscendo anche a rialzare la testa dopo la rimonta dei lanieri, che recriminano per alcune scelte arbitrali nei momenti cruciali. L’altra sorpresa, ma solo a metà, è il successo al fotofinish dell’Azzurro Napoli, candidata ad un ruolo da protagonista, contro la Fulgor Libertas Forlì (Cain 19, Ferguson e Sergio 17), che molti considerano (forse a torto, a questo punto) una delle indiziate alla retrocessione: a lungo costretti a rincorrere, i partenopei (Ceron 18) sono riusciti a spuntarla soltanto con un canestro di Tim Black a fil di sirena (74-73). Per il resto, tutto come da pronostico. Soffre anche la grande favorita Sigma Barcellona (Filloy 14, Young 13), ma su un campo difficile come quello della Novipiù Casale tutto ci può stare: i siciliani (69-76) strappano il successo al supplementare dopo essere stati acciuffati al fotofinish sul finire dei regolamentari.
Subito spettacolo nel big-match di giornata tra Centrale del Latte Brescia e Upea Capo d’Orlando: vincono i lombardi 85-83 (Slay 22, Giddens 17), decisivi due liberi di Fultz; i siciliani, senza Nicevic e Basile, sono riusciti nel secondo tempo a rimontare la doppia cifra di svantaggio impattando a 15” dalla fine con uno strepitoso gioco da quattro punti di Archie, top scorer della giornata a quota 29. Prova di forza per la Tezenis Verona (Taylor 22, Smith 21), che conferma le sue ambizioni di vertice espugnando 74-87 un campo non facile come Jesi (Goldwire 24): dopo aver accumulato subito 10 punti di margine, gli scaligeri hanno poi gestito in controllo il prosieguo della partita. Non stupisce il colpaccio di Trento a Trieste, ma certo non possono passare inosservati i 34 punti rifilati ai padroni di casa (57-91): la conferma che l’Aquila (Elder 25, Triche 15) è una delle realtà più ambiziose del torneo e che i giuliani, se non arriveranno rinforzi, dovranno sudare le proverbiali sette camicie per portarsi a casa la salvezza. Parte alla grande anche la Lighthouse Trapani (Baldassarre 19, Lowery 18) che supera l’Aget Service Imola per 78-57, anche se il netto margine è maturato soprattutto nelle battute finali.