‘MIRACOLO’ CUS, ESPUGNATA NOVARA

Sotto di 10 punti a 3’ dalla fine i biancoblù pareggiano quasi allo scadere e nel supplementare (tutti dalla lunetta i 12 punti segnati) portano a casa una vittoria fondamentale.
A poco più di 3’ dal termine, sul 64-54, l’Oleggio ha la palla in mano e la vittoria in tasca. Nell’assoluta necessità di vincere per continuare a sperare nella salvezza, il CUS ha entrambe le gambe e un braccio che penzolano, e pure in maniera piuttosto vistosa, nel vuoto. Si aggrappa però con un paio di dita al ciglio del baratro e, spinto da qualcosa di più del vistoso dato numerico dei tiri liberi a favore o da qualche fischiata (finalmente) benevola, prima rimette piede sull’orlo dello sprofondo, e quindi, nel tempo supplementare fa due importanti passi avanti lasciandoselo alle spalle.
La prestazione del CUS a Novara è di quelle da Guinness dei primati, visto che per neanche un secondo dei tempi regolamentari i biancoblù sono davanti all’avversario e nell’appendice di 5’ segnano solo dalla lunetta (12 volte, andandoci 17). Se poi si ragiona sul fatto che Torino vince tirando con il 30% dal campo e il 14% da tre punti, va per ben 51 volte in lunetta (14 gli errori) e mette insieme 21 perse, più che alla precarietà dello spettacolo verrebbe da appellarsi al dubbio se davvero una mano invisibile non abbia guidato gli Universitari a tagliare davanti il traguardo. E la risposta è sì, perché a decidere tutto è un elemento non quantificabile in cifre: il granitico spirito di gruppo che i cussini dimostrano dal primo all’ultimo secondo, credendoci all’inverosimile anche quando i numeri e il cronometro sembrano dargli contro.
La posizione in classifica è sempre quella, l’ultimo posto, ma Empoli e Mortara ora sono ad una sola partita, e il CUS, tornato per davvero al completo dopo mesi tormentati da infortuni in serie, è più vivo e pronto che mai a giocarsi il tutto per tutto nel rush finale della stagione.
Che sia una serata di quelle da stringere i denti, il CUS lo capisce dopo pochi attimi: i biancoblù sbagliano qualunque cosa tirino o provino a giocare, l’Oleggio no, e dopo il 6-1 inaugurale rintuzzato da una tripla di Murta (l’unica di tutto il primo tempo su 12 tentativi), i ticinesi fanno capire di aver poche intenzioni di farsi impietosire dalla classifica degli avversari: Medizza affonda il colpo per due volte, la seconda su delizioso assist di Sacco, Ferrari batte il marcatore diretto e segna in rovesciata e poi, poco dopo, bissa con una bomba delle sue, replicata sull’ennesimo errore cussino, da Sacco: 21-9.
Timido e molliccio, il CUS mette insieme a fatica azioni di 4 passaggi e quando va a concludere, nonostante i tiri non siano neanche poi troppo contrastati, sparacchia come se lo facesse a occhi bendati. Meglio in fase di rottura e ripartenza che di imbastitura gli Universitari, ma la gara la fa l’Oleggio che beneficia di un tecnico che in pochi al PalaTerdoppio capiscono, e poi passa a zona dopo il quarto fallo di Medizza. La palla sembra proprio non volerne sapere di entrare, gli ospiti però si avvicinano con un paio di caparbi spunti di Pavone – monumentale sotto i tabelloni con 19 rimbalzi totali (9 dei quali offensivi) – e un 1/2 di Magrini dalla linea: il -8 è subito corretto da Remonti che nel giro di un minuto porta i suoi sul +13: 33-20.
Il primo tempo si chiude con un altro tecnico abbastanza inspiegabile, stavolta alla panchina di casa: 34-24.
Dagli spogliatoi esce un altro CUS e un’altra partita. L’Oleggio è ancora a zona e Magrini la impallina subito da lontano, quindi fornisce un’assistenza pregevole per Pavone e ci mette pure un libero. Sono soprattutto il ritrovato ritmo in attacco e la maggiore attenzione in difesa, dove Murta sfianca Sacco e Sabbadini museruola Ferrari, a far cambiare d’abito al CUS: e i risultati sono visibili e tangibili, visto che, dopo aver fatto capolino per due volte sul -4, i torinesi sono di nuovo in scia con la bomba di Magrini che vale il 39-38.
Fallito il sorpasso, il CUS torna a passarsi fra le dita la corona del rosario: tripla dall’angolo di Ferrari, Pavone sbaglia in attacco e si fa fischiare un ingenuo tecnico per fallo su Bernardi: al 3/3 dalla lunetta il play di casa ci aggiunge una palombella appena dentro l’area. Il muso cussino sbatte ancora contro la zona, contropiede oleggese, Negri (15+18 rimb.) sbaglia da sotto, Medizza no: il break è di 10-0, il punteggio al 27’ di 49-38.
Sacco saluta i tre quarti di gara con un frontale che porta a 12 le distanze: 56-44. Seguono 3’ pieni senza canestri, a cui pone rimedio Maino con 5 punti di fila. Medizza esce per raggiunto limite di falli, Ferrari segna il +9 ma regala poi un facile contropiede a Maino: 58-52 al 35’. I giochi sono aperti, Torino però pasticcia e prima un siluro di Bernardi, quindi un contropiede di Crespi fermato con un antisportivo da Pavone, la rimettono in castigo: 64-54. Sembra tutto finito, e invece Bernardi sbaglia il colpo di grazia e la gara svolta in maniera decisa. Le squadre sono in bonus, solo Torino sembra accorgersene alla ricerca sistematica del fallo subito: Magrini e Maino fanno in totale 4/4, la Mamy perde il filo del discorso e Pavone la infilza da sotto: 64-62 quando alla fine mancano poco più di 100 secondi.
Versione moderna di Dorando Pietri, l’Oleggio, perso per falli anche Ferrari, incespica ancora in prossimità delle linea d’arrivo. L’ultimo minuto è eterno: Magrini fa due volte 1/2 a gioco fermo, Sacco forza un paio di situazioni, sulla seconda baraonda a terra con Negri e Murta che a turno rotolano con la palla in mano. Passi del cussino, quindi fallo su Bernardi: 2/2, 67-64 a -24”. Maino, efficacissimo in fase arretrata su Sacco nell’ultima decina, corre dall’altra parte e firma il 2+1 del pareggio: 67-67. Con 19” a disposizione la Mamy ha il tiro della vittoria, la difesa ospite contiene tutto e la mezza conclusione di Sacco è corta.
Nei primi 2’ del prolungamento il CUS, ancora dalla lunetta, passa a condurre: segnano due volte Maino, Magrini e Murta: 69-73. Negri si oppone quasi da solo: nella prima occasione segna dopo due rimbalzi catturati, nella seconda è murato dal raddoppio biancoblù, Magrini ribalta il fronte dell’azione ed è fermato da un antisportivo di Cattaneo: 1/2, 71-75. Sulla rimessa 5° fallo di Negri e Magrini stavolta ne mette due: 71-77.
Nell’ultimo minuto le emozioni non si fermano: Sacco forza a più non posso, Alberti va in bianco dalla linea, non così Magrini. Ancora Sacco prova ad abbreviare i tempi, sul contatto che scatena le proteste dl pubblico gli arbitri non ravvisano fallo, recriminazioni anche in campo e tecnico e Bernardi. Maino chiude la battaglia, manco a dirlo, dalla lunetta.

OLEGGIO MAGIC BASKET-CUS TORINO 71-79 D.T.S. Parziali: 23-13, 34-24, 56-44, 67-67
OLEGGIO: Battistini, Ferrari 14, Medizza 6, Sacco 9, Negri 15, Bernardi 15, Remonti 8, Cattaneo, Prato, Crespi 4. All. Zanotti.
CUS TORINO: Magrini 28, Murta 7, Sabbadini 7, Pavone 12, Maino 18, Chiotti, Alberti 3, Russano 3, Quaranta n.e., Tuci 1. All. Arioli.

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