AL RUFFINI VINCE SIENA, COME DA COPIONE
Per un tempo e qualche minuto il CUS, nonostante l’assenza di Magrini (a riposo per una contrattura accusata dopo la gara infrasettimanale a Livorno) e le ancora precarie condizioni di Sabbadini e Chiotti, se la gioca alla pari e a viso aperto contro la capolista Siena. Poi i neroverdi alzano i giri del motore, prendono il sopravvento e conquistano il consistente vantaggio che consente di controllare fino in fondo. Ai torinesi non manca il coraggio e alla fine il distacco contenuto ne premia caparbietà e orgoglio.
Primo quarto di navigazione a vista. Dopo un paio di azioni il cronometro del PalaRuffini s’inceppa, poi riprende quindi s’inceppa ancora, e ancora un’altra volta. Meglio proseguire con il conteggio manuale e ogni azione diventa un’avventura. Il CUS scatta meglio: tripla di Tuci che poi replica dall’altro angolo stavolta con i piedi dentro l’arco, Alberti attacca il canestro e Torino si porta avanti 9-5. Russano, partito in quintetto, è un lottatore nato e serve per Pavone l’11-9; dall’altra parte si segnala il solo Parente, poi si sveglia anche Pignatti e il primo sorpasso si materializza sul 12-13 del 9’.
L’avvio del secondo quarto è all’insegna di Chiacig: Maino pareggia da tre sul 17, ma Siena cerca il suo totem e il gioco vale la candela. Le difficoltà del CUS a contenerne stazza, esperienza e classe sono lampanti: 17-24 al 13’. Capitan Murta, con un gioco da tre punti, rimette a 4 lunghezze Torino, che passa a zona, crea qualche grattacapo a Siena ma soprattutto spreca in almeno 3 occasioni l’avvicinamento. Parente la punisce con il canestro del 20-26, qualcosa di vicino per gli ospiti al suono della carica: l’invito è raccolto da Pignatti, autore di tutti i punti dell’allungo fino al 20-34. Nel frangente il CUS concede spazi invitanti alle iniziative avversarie, facendosi trovare fuori equilibrio. Chiotti comunque manda le squadre negli spogliatoi sul 22-34.
La ripresa si apre con un tecnico alla panchina senese, Maino realizza il libero e poi su una rocambolesco extrapossesso la sfera finisce ad Alberti che in diagonale spara a bersaglio i 3 che valgono al CUS il nuovo -6: 28-34. Russano si batte come un gladiatore, ma la difesa cussina non tiene alle iniziative sotto di Paci.
Vico mette una bomba angolatissima, poi bissa in contropiede, quindi la rapida ripartenza è di Panzini: 30-47 al 26’. La fisicità espressa dai toscani è impressionante, il CUS fa quel che può per provare a giocare ma non finisce quasi mai (19/62 dal campo, 4/27 da tre) e incassa il -20 ancora da Vico, ancora in contropiede. Di Ranuzzi, non al meglio, il canestro che consolida il parziale a 1-17 e chiude la storia con un quarto d’avanzo.
Il massimo disavanzo lo siglano Ondo Mengue e Panzini da tre (38-64) in un ultimo quarto in cui il CUS lotta ancora alla baionetta per riportare il distacco sotto le ventina. Ci riesce grazie ad una serie di rimbalzi offensivi (16 alla fine) strappati con le unghie, ad un frontale di un mai domo Pavone e alla verve di Russano.
Da segnalare a pochi istanti dalla sirena un contropiede di Maino fermato da un intervento di Panzini: gli arbitri non soltanto non sanzionano il senese con un antisportivo, ma fischiano un paradossale sfondamento al play torinese, poi costretto a riparare negli spogliatoi con la bocca sanguinante.
CUS TORINO-GECOM MENS SANA 51-69 Parziali: 14-15, 22-34, 36-57
CUS TORINO: Murta 3, Chiotti 3, Alberti 9, Russano 3, Sabbadini 2, Quaranta, Tuci 8, Pavone 14, Maino 9, Caratozzolo. All. Arioli.
SIENA: Parente 11, Panzini 7, Vico 9, Bonelli, Bruno, Ranuzzi 8, Paci 8, Pignatti 13, Ondo Mengue 4, Chiacig 9. All. Mecacci.