CUS TORINO A SPRAZZI, NON BASTANO A MORTARA
Sono 8 le lunghezze che separano Mortara e CUS. La somma esatta dei punti che i padroni di casa mettono a segno sulla sirena del 10’, su quella del 20’ e pure su quella del 30’. Un quasi surreale terno che traduce la volontà di chi ci ha creduto di più e alla fine si è imposto con (maggiore) merito. Dopo un promettente avvio, a Torino, che porta a segno in pratica soltanto 4 giocatori (con Maino e Magrini entrambi a quota 28), manca poi sempre qualcosa per girare l’inerzia dalla sua una volta che il Mortara ha fatto la sua mossa. La distanza tra le due formazioni non è molta e arriva proprio dalla più ampia gamma di soluzioni proposte sul campo dai lombardi, a fronte della discontinuità dei biancoblù.
Al via il CUS non presenta Sabbadini (tendinite al polso destro) e Chiotti, il Mortara è costretto invece a rinunciare a Di Paola. Partenza lampo del CUS: Magrini si butta dentro, Maino la deposita da tre per due volte, Tuci una e al 3’ gli ospiti sono avanti 2-10, costringendo già i locali alla zona. Rapido ribaltamento biancoblù contro il pressing e terza bomba messa dentro da Maino: 8-18 al 6’. Grugnetti e Marco Mossi mettono in moto l’Expo Inox e all’8’ il pareggio è realtà: 18-18. Finale di quarto tutto di Sanlorenzo, che prima chiude il break sul 12-0, quindi realizza proprio sulla sirena del 10’ il 24-22 senza che nessuno del CUS provi minimamente ad impedirglielo. Non pago apre anche il secondo quarto con il canestro del 26-22. La risposta cussina arriva ancora da Maino: prima con una conclusione dalla media, poi con un recupero difensivo finalizzato in contropiede: 26-26. Un tracciante di Magrini, appena rientrato da un giro di qualche minuto in panchina per una botta al ginocchio sinistro, riporta avanti il CUS sul 28-29. Torino passa a zona e Marco Mossi la trafigge subito da tre. Gli ospiti mostrano qualche crepa, i pavesi conquistano ben 5 rimbalzi in attacco in un paio di azioni ma mettono dentro soltanto un libero con Sanlorenzo. È ancora un siluro, stavolta di Grugnetti, a rompere l’equilibrio: per tre volte il Mortara raggiunge il +7, il CUS rintuzza in ogni occasione e con un rimbalzo e canestro di Pavone, dopo errore di Russano dalla lunetta, si rimette a contatto: 43-39.
La gara si decide nell’ultimo minuto del secondo quarto. Lotta sotto il canestro cussino, Pavone è pescato in azione fallosa: gli arbitri assegnano due liberi anche se il Mortara non è in bonus, Arioli non ci sta e viene sanzionato con un tecnico. Al 3/3 dalla lunetta l’Expo Inox fa seguire una tripletta di Grugnetti sull’extrapossesso: 49-39. Magrini fa 3/4 a gioco fermo in pochi secondi ma allo scadere Marco Mossi corre dall’altra parte, senza particolare disturbo dei difensori ospiti, si alza in prossimità dell’arco (forse anche dentro) e deposita giusto in tempo: vale tre, 52-42.
Alla ripresa, è ancora Marco Mossi ad aumentare il vantaggio lomellino: 54-42. Lentissimo e macchinoso nell’organizzazione del proprio gioco offensivo, dopo appena 2’ il CUS è già in bonus, beneficiando di un metro arbitrale decisamente benevolo (e che porta anche al 4° personale di Marco Mossi). È però una tripla, di Magrini, a ridare fiato alla trombe della squadra di Arioli: 54-49 al 22’. Grugnetti, molto interessante il suo duello con Maino, non concede spazio e il Mortara vola in tre occasioni sul +9, con Pavone che ha la palla per portare il CUS ad un tiro di schioppo ma fallisce incredibilmente da sotto. Una palombella di Maino e l’ennesima tripla di Magrini tengono i biancoblù a 7-8 lunghezze: 65-57 al 28’.
Ironia della sorta sono ancora i secondi terminali del periodo a condannare gli Universitari: Paolo Mossi supera la metà campo e allo scoccare della mezzora spara a canestro: solo rete, 70-57.
Incredibile, ma vero. E per la terza volta il CUS è spettatore non pagante.
Nonostante la precisione dalla lunga distanza di Maino e Magrini, il Mortara si tiene saldamente in testa, con un margine sui 10 punti: lunga azione gialloblù, Paolo Mossi spara sui 24”: 79-66. Nonostante i tanti errori da sotto il CUS non è ancora vinto: frontale di Pavone, quindi recupero della difesa e rapido ribaltamento, Maino subisce fallo da Sanlorenzo che cade male, s’infortuna ad una spalla ed è costretto ad uscire in barella (auguri di pronta guarigione !). Quando il play torinese infila la conseguente coppia di liberi mancano ancora poco più di 2 minuti e mezzo, ma sull’azione successiva ancora Paolo Mossi, ancora da posizione centrale imbuca l’81-72 che regala al Mortara i due punti. Nell’ultimo giro di lancette si gioca alla morte – con un time-out lomellino a 1” dalla conclusione – per la differenza-canestri negli scontri diretti. Il CUS la salva, ma è ben magra consolazione.
MORTARA-CUS TORINO 86-78 Parziali: 24-22, 52-42, 70-57
MORTARA: Fant n.e., Avanzini 6, Poggi 3, Grugnetti 19, Mossi E. 19, Mossi P. 16, Bossi n.e., Werlich n.e., Bialkosky 12, Sanlorenzo 11. All. Zanellati.
CUS TORINO: Maino 28, Magrini 28, Murta, Alberti 3, Russano 1, Pavone 9, Tuci 9, Calzavara, Quaranta n.e., Caratozzolo n.e. All. Arioli.