U19 – settima giornata andata – Arcobaleno vs 5Pari 53-67
Incrociamo i guantoni contro una squadra che pare essere in splendida forma. Oltretutto giochiamo fuori casa, in una palestra davvero angusta che ha portato tanti punti ai nostri avversari che hanno fanno della fase difensiva, sia a uomo ma soprattutto a zona, il loro punto forte. Dopo la pessima prova, a livello mentale, della settimana scorsa contro la cenerentola Asti, i nostri ragazzi sono chiamati ad un sussulto d’orgoglio che li riporti velocemente in carreggiata aumentando concentrazione, lucidità, intensità e spietatezza.
Alla palla a due si nota subito come gli occhi di chi è sceso in campo abbiano assunto un profilo diverso rispetto alla partita precedente. Sono socchiusi ma non sonnacchiosi. Sono felini ma non come quelli di un gatto bensì come quelli di una grossa tigre pronta a ruggire sul campo la propria forza.
Ed è così che, sin dalle prime battute, i nostri ragazzi rispondono colpo su colpo agli attacchi dei chieresi. Recuperiamo rimbalzi difensivi che subito diventano artigli pronti a graffiare il nemico dall’altra parte del campo e, quando la difesa dell’Arcobaleno si schiera impedendo il contropiede, la grossa tigre di verde vestita accerchia la propria preda e colpisce alla prima disattenzione.
Vinciamo il primo quarto per 15-19 non riuscendo a prendere il largo anche se lo meriteremmo..
Il secondo quarto scivola via sulle false orme del primo. E’ un controbattere degli uni alle azioni degli altri, con i nostri che sembrano bearsi dell’esiguo vantaggio accumulato giocando con l’avversario e non affondando, come se volessero tenerlo sportivamente in vita.
Si va alla pausa lunga sul 27-31
Alla ripresa delle ostilità esce il marchio di fabbrica dell’Arcobaleno che si schiera a zona per proteggere meglio il proprio canestro. E’ una soluzione che, nei primi minuti del terzo tempo, regala i suoi frutti tant’è che i nostri avversari riescono persino a colmare il gap e a sopravanzarci nel punteggio.
La tigre si è cullata troppo e si è fatta tirare la coda, scioccamente.
Riagganciamo i ri-superiamo i nostri avversari andando a preparare l’ultimo quarto in vantaggio per 44-48.
C’è chi si aspettava un ultimo tempo fatto di sofferenza, lotta punto a punto con un finale deciso magari all’ultimo tiro nell’ultimo secondo dell’ultima azione.
Non sarà così.
Proprio come la tigre si stufa di giochicchiare con la preda, così i ragazzi del 5 pari chiudono la disputa con i forti avversari in 3 azioni.
Apre le danze una bomba di Ferrero che destabilizza la difesa nemica. Sotto il nostro canestro è invece Tresso a fare la voce grossa recuperando rimbalzo e rilanciando l’azione. L’Arcobaleno si chiude a riccio per impedire la penetrazione ma Ferrero impallina nuovamente gli avversari dalla grande distanza. Altro attacco dei chieresi che vengono ulteriormente respinti da Tresso, assoluto padrone del proprio tabellone.
Riparte l’onda d’urto dei nostri ragazzi che, per disorientare la zona nemica, fanno girare la palla in modo repentino. Quand’essa ricade nuovamente nelle mani di Ferrero la difesa si sbilancia temendo un’altro suo tiro ma il nostro play tascabile scarica repentinamente a Biason che prende e spara. Cala un silenzio assordante sul campo e sugli spalti rotto solamente dalla melodia del fondo della retina che accoglie tra le sue trame il pallone.
Massimo vantaggio. Gioco, partita, incontro.
I nostri avversari escono storditi da questo minuto di bombardamento che hanno subito e non riescono più ad abbozzare una rimonta.
La partita si chiude 53-67.
I nostri ragazzi scivolano via veloci negli spogliatoi, come una tigre soddisfatta che rientra nella sua gabbia dopo aver fatto tremare le vene dei polsi a chi ha tentato di dubitare del suo maestoso potere.