Chi conosce veramente questi ragazzi, come chi vi sta scrivendo, non può dirsi soddisfatto della  prestazione mostrata sul campo amico nella prima partita di questo nuovo campionato. È vero, ci sono parecchie attenuanti. In primis gli infortuni che ci privano dei due terzi del reparto lunghi, in secundis la ruggine accumulata in questi mesi vissuti tra l’ebrezza della vittoria e lo scoramento per un futuro che pareva addensarsi di nubi nere come la notte. A seguire c’è l’insostenibile leggerezza dei 18 anni che obnubila le menti e fa tremare i polsi.
I nostri avversari sono grossi, agguerriti e pronti a dare il 120% pur di fare uno sgambetto alla squadra campione in carica.
Talmente pronti che i nostri tifosi devono aspettare il terzo quarto affinché la migliore qualità cestistica del 5 pari affiori e crei un divario che resterà incolmabile per gli ospiti.
Negli altri trenta minuti di partita assistiamo ad un basket scolastico, con i nostri sempre in possesso della partita ma mai feroci nel creare uno strappo decisivo.
Ci vuole la panchina per mettere la parola fine.
Coloro più abituati a soffrire, seduti in attesa di un cenno, carichi e pronti a dare tutto per la squadra, sono loro a regalarci la vittoria.
Tra di essi, scelgo di sottolineare la performance di Justine Emiantor, alla seconda stagione con noi, con tanto lavoro da fare ma con un cuore ed una grinta grande così. È proprio lui che oggi deve essere indicato come esempio a chi, dei nostri, ha preferito bearsi della sua forza e del suo passato.
Questo ragazzo entra e spacca la partita lottando sotto le plance amiche e ancor più sotto quelle avversarie. Recuperando e lottando su ogni pallone.
Che sia di monito e d’esempio per la nostra compagine. Si può avere tutta la qualità del mondo ma, se non si ha cuore, non si andrà mai da nessuna parte.
Ma, si sa, vincere aiuta a vincere, per cui ci prendiamo questi due punti in fin dei conti meritati e mettiamo nel mirino il prossimo avversario consci che, se si ottiene il risultato in un momento di difficoltà tra infortuni e brutto gioco, questo non può che essere un buon auspicio per il futuro che ci regalerà il roster al completo ed una condizione crescente.

SIAMO VIVI E SIAMO I CAMPIONI IN CARICA.

AVANTI IL PROSSIMO.

LOTTEREMO COME SEMPRE. FINO ALLA FINE…