Rosselli è pronto alla “prima” da capitano
Dal suo arrivo a Torino sono passati poco più di due mesi: tanto è bastato a Guido Rosselli per entrare nel cuore dei tifosi e della società gialloblù. Il suo modo di fare semplice, schietto e sincero si sposa alla perfezione con la grinta che profonde in ogni secondo di presenza sul campo: il suo basket è fatto di letture, intuizioni, rimbalzi, difesa che lo rendono il collante tra le due fasi di gioco, disinteressato ai meri numeri, scusateci il gioco di parole, sacrificati sull’altare della solidità di squadra. Caratteristiche che hanno fatto cadere su di lui la scelta per il ruolo di capitano, guida tecnica e morale in campo e fuori: la sua prima partita ufficiale in maglia Manital Torino coinciderà con il derby in programma domenica 5 ottobre alle 18 al Biella Forum, “tana degli orsi” in cui la PMS ha vinto una sola volta a fronte di due sconfitte.
– Guido, prima assoluta in maglia PMS: il precampionato è finito, da domenica il risultato sarà il “sale” delle partite, gustoso ingrediente rispetto al precampionato. Come sta la squadra?
“Stiamo bene, ci stiamo allenando con voglia e con costanza. Abbiamo patito la “tegola” dell’infortunio di Valerio (Amoroso, n.d.R.) ma un po’ alla volta tornerà nel gruppo e saremo al completo. Anche io mi sento bene, ho avuto qualche problema ad un dito ma non ci penso e continuo a lavorare a testa bassa: negli ultimi 10 giorni si sono visti passi in avanti, domenica dovremo trasferirli in partita”.
– Qual è stata la notizia migliore di questa prima fase di stagione?
“L’aspetto più positivo è stato trovare un gruppo così unito, coeso: si è vista la voglia di capirsi, di giocare insieme, di passarsi la palla. Certo, abbiamo alcuni aspetti da migliorare, ad esempio le letture, che portano ad affrettare un’azione. O il cinismo, che non è mai troppo specialmente quando ci sono i due punti in palio”.
– Si parte subito con una partita “particolare”, il derby con Biella…
“Non ho mai vissuto il derby tra Torino e Biella, i ragazzi che c’erano anche lo scorso anno sono a conoscenza delle sensazioni che si vivono durante questa sfida. Noi “nuovi” ci approcciamo consapevoli che è sentita dalla piazza. Ma in definitiva è la prima partita di campionato, tutte le squadre ci tengono a far bene fin dai primi passi in stagione. Siamo in trasferta sul campo di una squadra costruita bene, che gioca una bella pallacanestro e dovremo essere pronti e attenti. Daremo il massimo, ma lo faremo sempre contro qualunque avversario”.
– Domenica sarà la tua prima assoluta da capitano gialloblù: emozionato?
“Se devo essere sincero non me l’aspettavo, è il primo anno che sono a Torino. Ma sono altrettanto onorato e orgoglioso di essere il capitano di questo gruppo splendido: sarà un ruolo di presenza, di incitamento, dovrò dare una mano nella vita di squadra. Ma sarà un ruolo semplice, grazie ai miei compagni, avercene di gruppi così compatti. L’onore è tanto, ma ogni ragazzo della squadra è un professionista serio ed un uomo esemplare”.
Che Torino ti aspetti?
“Una Torino che difenda forte, che lotti insieme per quaranta minuti e che sia consapevole di avere tanti punti nelle mani. Ma anche che le partite e i campionati si vincono solo con la difesa”.
– Intanto prosegue il tuo ambientamento a Torino. Come procede?
“Benissimo, la città è splendida e vorrei conoscerla meglio: tra allenamenti e impegni non sono riuscito a visitarla attentamente e approfonditamente. Adesso che è arrivata anche mia moglie, inizieremo a visitarla di più”.