IL CUS RIMONTA MA POI CEDE NEL FINALE
Quando al 35’ Tuci regala il vantaggio al CUS, sotto in maniera anche sostanziosa nei primi tre quarti e mezzo ma tenace e mai davvero fuori dai giochi, il Ruffini si anima e l’impresa di battere il Piacenza, terzo in classifica, appare di colpo possibile… E invece gli ospiti fanno valere la maggiore esperienza di alcuni loro elementi – Garofalo su tutti – e portano a casa i due punti, lasciando ancora ai biancoblù il fanalino di coda.
Buon approccio dei torinesi che per un paio di minuti sono molto attenti, specie nel colorato: 4-0. Spinta dalle iniziative e dai canestri dalla lunga distanza di Gasparin e Boniauti, la squadra emiliana ci mette poco a far capire le intenzioni: un break di 0-9 fa da preludio al 9-19 dell’8’, frutto anche del pressing e della fisicità che ci mettono i biancorossi di Coppeta.
Due bombe di Gasparin aprono il secondo quarto, anche Garofalo trova spazio da oltre l’arco e per due volte Piacenza tocca il +13: 15-28 al 14’. Il CUS, sceso in campo senza il capitano Persico, ripropone Canelo, che si dimostra subito intraprendente e volitivo, recuperando rimbalzo e segnando il 20-29.
Due liberi di Gambolati respingono il tentativo, ma il CUS, cresce a vista d’occhio e con due traccianti di Raucci (27, 8/11 da due, 3/3 da tre, 8 rimb.) e Canelo torna a farsi minaccioso: 26-33 al 17’. Piacenza smette per un paio di giri di lancette di giocare di squadra e cerca con ostinazione il gioco dentro sbattendo contro il muro di Torino, che si avvicina ancora con Canelo, servito in contropiede da Liberati, autore di una rubata su Gambolati: 32-38 al 19’.
Raucci, scatenato, inaugura la ripesa con i 4 punti che portano il CUS a -5: 36-41. Poi all’improvviso Torino si smarrisce, e Piacenza, con l’ex Gambolati in bella evidenza, prende ancora le distanze: in 3’ gli ospiti mettono insieme un break di 0-9 che vale il 37-50. Tre di Raucci e tre di Fevola tengono il CUS in vita, Piacenza però ha il bonus dalla sua e ritrova il +10 grazie proprio a a due coppie di liberi di Gambolati e Gasparin (alla fine saranno ben 38 i tentativi a gioco fermo dei biancorossi): 49-59.
A cavallo delle ultime due frazioni Torino gioca il tutto per tutto: 2+1 di Raucci, che poi segna anche la tripla frontale del -1: 63-64. Ora sono gli ospiti a faticare contro la pressione dei biancoblù: Tuci impatta con un 1/2 dalla alunetta e poco dopo segna in sottomano il 66-64. Alla fine mancano 5’, una vita.
Piacenza continua a tenere Rombaldoni in panchina e si rimette nelle esperte mani di Garofalo, che conquista un preziosissimo rimbalzo offensivo e sul prosieguo dell’azione va a depositare in allungamento il 68-72. Il CUS non replica, anzi Liberati commette fallo, con gli ospiti ancora per primi in bonus, e non pago protesta, vedendosi affibbiare un tecnico: Gasparin fa 4/4 e a 100” dalla sirena, sul 68-76, la gara prende una piega decisa. L’assalto alla baionetta di Canelo e compagni è difeso dagli ospiti, che chiudono il discorso con Zampolli dalla lunetta.
CUS TORINO-BAKERY PIACENZA 72-80 Parziali: 12-19, 32-41, 53-60
CUS TORINO: Calzavara, Alberti, Fevola 5, Ficetti 2, Liberati 3, Canelo 13, Tuci 12, Mollura 4, Raucci 27, Sodero 6. All. Guidi.
PIACENZA: Gambolati 10, Rombaldoni n.e., Zampolli 15, Bonaiuti 18, Gasparin 12, Ziotti n.e., Italiano 7, Mazzocchi, Speronello 2, Garofalo 16. All. Coppeta.