Anteprima campionato D.N.A. Gold (26° giornata)
Non c’è pace per Torino. Un’altra sconfitta, ancora una volta di un punto, ancora una volta con una tripla in faccia a fil di sirena. Era andata così a Trieste, è andata così sabato sera contro la Gzc Veroli (73-72)… E in mezzo, non dimentichiamolo, c’è il ko casalingo con Trento, anche qui per un solo punto. Mettiamo in fila l’ultimo mese: tre sconfitte consecutive in campionato, tutte per un’incollatura, quattro se ci aggiungiamo la figuraccia in Coppa Italia contro Ferrara (persa di due punti) per un totale di cinque sconfitte nelle ultime sei partite. L’unica vinta è quella contro Napoli, anche lì per un punto. Insomma, è ormai da più di un mese che ogni santa partita della Manital si conclude in volata. Era capitato abbastanza spesso (ma non con questa regolarità) anche nella prima parte della stagione, con risultati complessivamente positivi. Ora l’arrivo al fotofinish è invece diventato un’autentica maledizione per i gialloblù.
Sarà un caso? Probabilmente no. Perdere sistematicamente i finali punto a punto è sintomo della poca serenità che in questo momento circonda la squadra. Sabato sera è toccato a Brett Blizzard (19), uno che di triple se ne intende, bucare la retina dai 6.75 dopo che Torino, con Daniele Sandri, aveva appena messo a segno il canestro del 70-72. Facile immaginare che sarebbe stato lui a prendersi la responsabilità dell’ultimo tiro: 14 degli ultimi 17 punti infilati dai ciociari portano tutti la firma della guardia Usa. L’impegno sul campo da parte dei torinesi non è mancato e a tratti, specie tra secondo e terzo quarto, la squadra ha mostrato qualche timido passo avanti a livello di coesione. La fortuna sicuramente non sta dando una mano ai gialloblù, a cui per altro le attenuanti, anche stavolta, non mancano: senza Mancinelli, fermato da un guaio al polpaccio, e con Amoroso e Gergati (impiegato solo per 7’) ancora acciaccati, la Manital non era oggettivamente nelle migliori condizioni per cercare la vittoria su un campo ostico come quello di Veroli.
Certo è che la scarsa lucidità mostrata negli ultimi minuti, quando Torino prima si è fatta rimontare le sette lunghezze di margine accumulate e poi si è fatta beffare a livello difensivo nell’azione decisiva, è la fotografia plastica del momentaccio attraversato dalla Manital. Le uniche note positive arrivano dalle prestazioni di Steele, autore di 21 punti e di alcuni scampoli di ottima regia, e di Bowers, 9 punti e qualche guizzo di personalità. Abbandonata la corsa alle prime posizioni, ora a Torino non resta che guardarsi alle spalle e la situazione si fa piuttosto critica: con Veroli che conquista due preziosissimi punti playoff, basta che stasera vinca una tra Ferentino e Trapani, entrambe impegnate in casa, per accorciare a quattro le lunghezze di vantaggio della Pms sull’ottava posizione, quando mancano quattro giornate da giocare. Certamente un buon margine, ma tutt’altro che rassicurante, specialmente alla luce del momento di crisi in casa torinese. Ora più che mai, l’unica medicina è il ritorno alla vittoria. C’è poi da capire se e come si risolverà la querelle in corso tra la società e il coach Stefano Pillastrini, il quale nella conferenza stampa post-partita, a precisa domanda, ha gettato nuova benzina sul fuoco ribadendo di essere stato delegittimato dalle parole del patron Paolo Terzolo e di non sentirsi più responsabile dei risultati della squadra. Una frattura che, a maggior ragione dopo ieri sera, al di là dell’ennesimo ko, appare ormai insanabile. C’è da chiedersi, a questo punto, quale sia la soluzione migliore per il bene di Torino. Di certo la società, nelle prossime ore, sarà chiamata a prendere una decisione, in un senso o nell’altro.
Intanto la Manital può ringraziare Trento per il successo su Barcellona: solo fino a due settimane fa sarebbe stato naturale per Torino augurarsi una vittoria dei siciliani, oggi non più, visto che la Sigma tallona i gialloblù a sole due lunghezze di distanza. Due lunghezze che a questo punto, viste le contemporanee sconfitte di entrambe, rimangono inalterate. L’Aquila Basket (Pascolo 21, Triche 16) si conferma autentica “bestia nera” per Barcellona: dopo lo 0-3 nei quarti playoff dello scorso anno, anche in questa stagione sono arrivati due ko per i giallorossi. I ragazzi di coach Calvani hanno lottato fino all’ultimo, riuscendo anche a rientrare in partita, salvo poi cedere 80-70: Trento resta dunque saldamente in vetta, la Sigma, dopo Capo d’Orlando e Biella, incassa un’altra sconfitta in casa di una diretta concorrente, fattore non proprio incoraggiante in prospettiva playoff. Brescia, invece, tenta di rilanciarsi sbancando Napoli 80-86 al termine di un match che ha visto la Centrale del Latte (sei uomini in doppia cifra con Slay 17, Fultz e Cuccarolo 14) condurre praticamente dall’inizio e rintuzzare il ritorno dell’Expert nelle battute finali: un ko pesante per i partenopei, che a questo punto possono dire ufficialmente addio al sogno playoff.
Vediamo il resto del programma, con palla a due oggi alle 18. Capo d’Orlando seconda della classe ha una doppia missione: cercare di rimanere nella scia di Trento, riportandosi a -2, e contenere l’assalto di Biella e Verona, che tenteranno l’operazione aggancio all’Upea. Per centrarla i paladini devono necessariamente sbancare il parquet di Trieste, ormai virtualmente salva ma vogliosa di riscatto dopo la batosta (-42) subita a Barcellona, perché alle sue spalle l’Angelico, in forma smagliante, ha già virtualmente in tasca i due punti che, salvo clamorose sorprese, dovrebbe portare a casa dalla trasferta a Imola contro la già retrocessa Aget Service, reduce da 21 ko consecutivi. Decisamente più ostico l’impegno della Tezenis, anche lei in grande forma, ospite di una Lighthouse Trapani chiamata a vincere per non perdere il passo playoff, a maggior ragione dopo la vittoria di Veroli. La Fmc Ferentino, appaiata ai trapanesi e anche lei al top, sarà invece di scena a Jesi contro la Fileni BpA: un impegno in salita, non solo perché i marchigiani in casa sanno trasformarsi, ma anche perché vincendo metterebbero una pietra tombale sulla loro salvezza. Forlì insegue a -4 e oggi ospita Casale, una sorta di ultima spiaggia per entrambe: per il Credito di Romagna, che vincendo potrebbe comunque mantenere vive le residue chance di permanenza in Gold; per la Novipiù, che solo conquistando i due punti potrebbe ancora alimentare le proprie chance di restare agganciata al treno playoff. Chi perderà dovrà invece dire addio ai propri obiettivi.