Anteprima campionato D.N.A. Gold (21° giornata)
«I derby si sentono molto, ma sono anche le partite più facili da preparare dal punto di vista emotivo: non devo fare nulla, tranne smorzare gli eccessi e concentrarmi sull’aspetto tecnico». Questo era il pre-Biella nelle parole di Stefano Pillastrini… Per la sfida contro Imola il concetto è esattamente agli antipodi: se dal punto di vista tecnico la differenza di valori è talmente netta da rendere clamoroso persino un eventuale arrivo punto a punto, è sotto il profilo delle motivazioni che partite come queste diventano le più difficili da preparare per un coach. E lasciamo perdere il fatto che Manital Torino-Aget Service Imola sia pure un testacoda: quando una delle candidate alla promozione gioca in casa contro un’ultima in classifica che viaggia con una vittoria e 19 sconfitte, beh, non ci sono scusanti. Con tutto il rispetto per una squadra di tradizione come l’Andrea Costa, ormai condannata alla retrocessione in Silver.
Sulla carta il test di domenica non dovrebbe creare eccessivi grattacapi ai gialloblù, ma se Torino vuole proseguire sulla scia dei progressi visti nelle ultime settimane dovrà dimostrarlo anche nello scendere in campo con l’approccio giusto, senza sottovalutare un avversario che andrà comunque battuto sul campo, partendo dal presupposto che se c’è una squadra che non ha nulla da perdere questa è proprio Imola. Anche per questa partita vale lo stesso discorso delle precedenti: in campo vedremo una Manital molto diversa rispetto a quella del girone d’andata, ma anche Imola ha cambiato radicalmente volto. I gialloblù, con un Bowers e un Mancinelli in più, un Chessa e uno Stojkov in meno, saranno ancora orfani di Steele, reduce dalla contrattura subita contro Verona: assurdo rischiarlo per una partita come questa, più logico recuperarlo al meglio in vista del big-match con Capo d’Orlando.
L’Aget Service, invece, ha perso Passera, Dordei e Turel rimpiazzandoli con Iannone e Vincenzino Esposito, rientrato nell’infrasettimanale di giovedì dopo uno stop di tre settimane. Sarà senz’altro un piacere per il pubblico del PalaRuffini rivedere sul parquet “El Diablo”, uno dei giocatori che hanno scritto la storia della pallacanestro nazionale, secondo italiano a giocare in Nba, che all’età di 44 anni ha deciso di lasciare la panchina e di tornare in campo come ultimo, disperato tentativo per dare una scossa alla sua Imola. Oltre ad Esposito, il cui enorme talento è rimasto nonostante l’età, Torino dovrà fare attenzione ai due americani Ian Young e Warren Niles, che al netto di una stagione complessivamente deludente sono apparsi in crescita nelle ultime prestazioni.
Certo che la Pms, dopo aver agganciato la vetta della classifica nel turno infrasettimanale, ha di fronte a sé un’altra giornata da sfruttare al massimo in attesa dei prossimi scontri al vertice. Come giovedì, anche stavolta i gialloblù giocheranno conoscendo già i risultati delle dirette concorrenti, tutte impegnate negli anticipi: sabato sera si giocano Trento-Veroli e Verona-Capo d’Orlando. Due match di grande spessore, in cui le altre due capolista dovranno vedersela contro due assolute pretendenti ai playoff. L’Aquila Basket, per di più, appare in calo rispetto allo straordinario girone d’andata: i bianconeri hanno perso due delle ultime tre partite e mercoledì a Verona hanno ceduto nettamente senza mai rientrare in partita. Anche la Gzc, squadra che a quota 24 tallona più da vicino il trio al comando, è reduce da un momento negativo, riscattato però giovedì nel successo casalingo in rimonta contro Casale. Per la Tezenis, invece, il doppio impegno casalingo con Trento e Capo d’Orlando sarà un po’ la cartina di tornasole di tutta una stagione, sin qui condotta tra alti e bassi: un’eventuale vittoria rilancerebbe le quotazioni della Scaligera per le primissime posizioni, oltre a caricare d’entusiasmo la squadra e tutto l’ambiente. Carica che l’Upea ha già in quantità industriale, dopo l’entusiasmante rimonta di mercoledì nel derby con Barcellona. Lo spettacolo è assicurato.
In zona playoff si giocano due scontri diretti molto interessanti. A Ferentino una Fmc in rampa di lancio (cinque vittorie nelle ultime sei gare) ospita un’Angelico Biella che invece arriva da un prezioso successo su Trieste dopo aver incassato ben quattro ko di fila: trend opposti, dunque, per le due formazioni, ora distanziate di soli due punti. I ciociari sognano l’aggancio sull’onda dell’entusiasmo, i lanieri cercano da questa sfida la fiducia necessaria per non disperdere quanto di buono fatto sin qui. Novipiù Casale-Expert Napoli è ora come ora un duello leggermente al di sotto dell’asticella del settimo posto, ma non per questo meno importante: i piemontesi hanno 18 punti, i partenopei 20, due in meno dell’attuale soglia playoff, ma entrambi attraversano un ottimo momento di forma, soprattutto l’Azzurro Basket, che può vantare un filotto di quattro successi consecutivi. Una gara di svolta non tanto per la classifica, quanto per la spinta morale che da esso può arrivare.
Impegni casalinghi sulla carta abbordabili, invece, per le altre due siciliane in zona playoff, Barcellona e Trapani. La Sigma ospita il Credito di Romagna Forlì penultimo della classe, finora vittorioso soltanto una volta lontano da casa: sulla carta non dovrebbe esserci partita, i giallorossi sono però chiamati a dimostrare di aver assorbito la batosta psicologica del derby contro Capo d’Orlando, perso in un modo che più rocambolesco non si può. La Lighthouse riceve invece la Fileni BpA Jesi, ancora a bocca asciutta in trasferta: i granata partono favoriti, ma attenzione ai marchigiani, che nonostante le pesantissime assenze di Goldwire e Mason Rocca potrebbero far valere l’orgoglio già sfoderato durante l’ultima, entusiasmante vittoria in rimonta su Brescia all’overtime. Proprio la Centrale del Latte sarà chiamata alla prova del nove: dopo il “pasticciaccio” dell’esonero di coach Martelossi, poi ritirato dalla società a seguito delle pressanti richieste di giocatori e tifosi, la Leonessa è chiamata a dimostrare di essere tale non solo di nome, ma anche di fatto, come promesso dagli stessi atleti che si sono addossati tutte le responsabilità della recente involuzione (due vinte nelle ultime otto). Al San Filippo arriva la Pallacanestro Trieste, avversario imprevedibile ma di per sé tutt’altro che irresistibile: una vittoria avrebbe il sapore di un “brodino caldo”, ma sarebbe comunque molto importante sia per il morale, sia per la classifica in ottica playoff; una sconfitta potrebbe avere effetti dirompenti, rendendo indecifrabile e ingestibile una situazione già in crescente ebollizione.