Anteprima campionato D.N.A. Gold (20° giornata)
Torino va a Forlì per il turno infrasettimanale sapendo che sarà un’altra partita di quelle toste, a dispetto della classifica. Dopo le due convincenti vittorie casalinghe contro Biella e Verona, la parola d’ordine è la sempre la stessa: continuità, e Forlì, in questo senso, rappresenta un banco di prova più che attendibile… Una sfida dai contorni molto diversi rispetto alle ultime, ma non per questo meno insidiosa: perché giochi contro la penultima, perché sulla carta hai un roster di livello superiore, perché hai il favore del pronostico, perché hai un turno favorevole da sfruttare, ma soprattutto perché il Credito di Romagna ha sin qui dimostrato di valere molto più di quei 12 punti che ha in tasca. Intanto le vittorie dei biancorossi non sono sei ma sette, condite però dai due punti di penalizzazione.
Inoltre al PalaCredito la Fulgor Libertas viaggia con un ruolino di marcia se non da prima della classe, per lo meno da seconda: sei vinte e tre perse, tutte a inizio stagione tra la 4ª e l’8ª di andata contro fior di squadre come Trento, Barcellona e Capo d’Orlando. Da allora, tra le mura amiche, solo vittorie, e sono cinque di fila, per la truppa di Massimo Galli, contro Veroli, Ferentino, Trieste, Napoli e Jesi. Nell’album dei ricordi c’è poi la gara di andata, quando Forlì fece sudare la Manital fino all’ultimo secondo, prima del 99-94 finale: una partita dominata dai due attacchi, con altissime percentuali dal perimetro, a scapito di due difese colabrodo, in cui Torino tentò la fuga nel terzo quarto ma venne poi riagganciata dai canestri di Cain, Ferguson e Sergio, in serata di grazia con 5/6 da tre. Proprio la capacità di contenere sotto le plance la furia di Tyler Cain (eletto mvp del girone d’andata dalla Lnp) sarà una delle chiavi fondamentali del match: all’andata totalizzò 30 punti, 14/22 da due, 32 di valutazione e 10 rimbalzi, di cui ben 7 in attacco.
Ma Forlì può anche contare su altri tiratori di ottimo livello, su tutti Saccaggi e Crow, oltre al talentino Nicolò Basile, classe ’95, in cabina di regia. La panchina, invece, non è delle più lunghe, e qui Torino dovrà far valere tutta la sua profondità: Sandri, Gergati e Wojciechowski sono un lusso che in pochi possono permettersi. Poi certo, il discorso è sempre lo stesso: tre mesi fa la Manital era ancora senza Steele, Bowers e Mancinelli, con in più Chessa e Stojkov. Steele forse dovrà stare fuori anche stavolta: il risentimento muscolare accusato domenica contro Verona lo tiene ancora ai box ma il play dell’Alabama, reduce da due grandi prestazioni, viaggerà comunque con la squadra e solo all’ultimo coach Pillastrini e lo staff medico decideranno se rischiarlo. Sarà comunque un bel match: Forlì, se vuole centrare la salvezza, non può permettersi scivoloni casalinghi; Torino, ora che sembra aver davvero ingranato, non ha nessuna intenzione di mollare la presa. Soprattutto in trasferta, dove è reduce da due stop consecutivi sui campi difficili (ma non impossibili) di Trapani e Jesi. Proprio come Forlì.
Intanto già da stasera l’Adecco Gold promette scintille: i due anticipi sono anche i due big-match della quinta di ritorno, scontri diretti di cui la Manital deve fatalmente cercare di approfittare. Il clou si gioca al PalaFantozzi di Capo d’Orlando tra Upea e Sigma Barcellona: un derby da tutto esaurito che si preannuncia infuocato, non solo per il clima ma per l’enorme valore tecnico dei due roster e per l’importanza dei due punti in palio. I paladini sono secondi insieme a Torino a quota 26 e vogliono a tutti i costi riscattare il contestato ko di sabato scorso a Ferentino: Barcellona insegue con Veroli e Trapani a quattro lunghezze, ma l’arrivo in panchina di coach Calvani sembra aver totalmente rigenerato la famosa “corazzata” che fino a quel momento aveva tanto deluso. All’andata l’Upea sbancò il PalAlberti 79-84 e c’è da scommettere che Barcellona, che potrebbe schierare il nuovo innesto Di Giuliomaria, farà di tutto per vendicare quel ko. Motivazioni ce ne sono a bizzeffe, come in tutti i derby, specialmente se di alta classifica: lo spettacolo è assicurato.
A Verona si gioca un altro “quasi-derby” di grandissimo interesse: la Tezenis ospita infatti la capolista Aquila Basket Trento, che all’andata la spuntò di sei lunghezze aprendo di fatto la crisi in casa Scaligera. Oggi Verona non è che se la passi molto meglio: a quota 20 al limite della zona playoff, i ragazzi di Ramagli devono tornare a vincere non solo per vendicare la sconfitta di tre mesi fa e per non perdere terreno dal settimo posto, ma soprattutto per lanciare a tutto l’ambiente un segnale di fiducia dopo il pesante -22 subito domenica a Torino. Dall’altra parte ci sarà però una Trento desiderosa di mantenere la leadership solitaria appena riconquistata e di far vedere alle dirette rivali che, nonostante tra le big sia forse la squadra con la panchina meno lunga, non ha nessuna intenzione di cedere lo scettro che detiene ormai da 12 giornate consecutive.
In chiave playoff molto potranno dire Veroli-Casale e Napoli-Trapani, due sfide che visto l’andazzo profumano già di spareggio e in cui tutte giocheranno con un occhio al punteggio in ottica scontro diretto. Gzc-Novipiù metterà di fronte le due rivelazioni del campionato: i ciociari vengono da tre ko e devono tornare a vincere per non rischiare di compromettere l’ottima stagione sin qui disputata, ma di fronte avranno quella che rimane una delle squadre più in forma del momento, che dopo un avvio in salita ha vinto sette delle ultime 10 partite. Expert-Lighthouse può essere la gara della consacrazione per i partenopei, reduci da tre vittorie di fila e chiamati a sfruttare il doppio turno casalingo per rilanciarsi definitivamente in zona playoff: anche Trapani arriva comunque da un buon momento, interrotto domenica soltanto dal tornado-Barcellona.
Altrettanto pesanti i punti in palio in Fileni BpA Jesi-Centrale del Latte Brescia: ora più che mai i marchigiani, privi di Goldwire e Mason Rocca, hanno l’obbligo di tirare fuori l’orgoglio e di far pesare il fattore campo per tirarsi fuori dalle secche; non sarà facile, però, contro una Leonessa che ha tutta l’intenzione di confermare i segnali di guarigione emersi nella vittoria su Veroli. In cerca di riscatto va anche Biella: dopo un ottimo girone d’andata, l’Angelico è incappata in quattro sconfitte di fila; la gara interna con Trieste rappresenta sulla carta un buon viatico per tornare al successo, ma occhio ai giuliani, squadra imprevedibile che in trasferta ha già dimostrato di saper cogliere punti prestigiosi su campi difficili come Torino e Capo d’Orlando. Per Dalmasson resta l’incognita strangers: deciderà all’ultimo quali due schierare tra Hoover, Harris e Wood. La Fmc Ferentino, in grande spolvero, sarà invece di scena a Imola con l’obiettivo di proseguire il suo momento d’oro: un’occasione da non fallire per completare l’aggancio alla zona playoff.