Anteprima campionato D.N.A. Gold (19° giornata)
È proprio vero che gli esami non finiscono mai. Come quando superi uno scritto ma poi, per completare l’opera, devi passare anche l’orale, altrimenti hai fatto il tuo dovere solo a metà… Biella era lo scritto, Verona è l’orale. Due prove di fuoco per la Manital Torino versione home, tanto più se pensiamo che finora al PalaRuffini i gialloblù hanno quasi sempre sofferto e, risultati alla mano, non hanno mai asfaltato nessuno. Quella contro l’Angelico era una sfida nella sfida, per mille motivi: il derby, la pressione della piazza, il tutto esaurito in prevendita, la voglia di riscattare il pesante ko dell’andata, la voglia di riprendersi lo scettro di numero uno in Piemonte. L’esame è stato superato, e anche a pieni voti: a conti fatti, per Torino, è stata la prova casalinga più convincente insieme a quella contro Veroli, macchiata però da quel black-out che fece rientrare i ciociari dal -28 al -9. Ora arriva la Tezenis, e scusate se è poco.
Il clima pre e post-derby ha involontariamente un po’ offuscato il valore di una partita che non stupiamoci se dovessimo poi ritrovare in una serie playoff, anche di livello avanzato. Torino dovrà assolutamente evitare qualsiasi calo di concentrazione perché Verona era e rimane una delle principali candidate alla promozione, anche se fin qui ha forse reso al di sotto delle aspettative. Un campionato discontinuo, “a folate” per la Scaligera: avvio choc, striscia di vittorie, poi prestazioni e risultati altalenanti. Morale: Verona è a quota 20, in posizione border-line per l’accesso ai playoff che rimangono un obiettivo da non fallire. Ciò non toglie il potenziale tecnico di un roster costruito per vincere, anche se fin qui non sempre le alchimie hanno funzionato. I grandi nomi non mancano: da Smith a Taylor, l’ex senese Carraretto, Boscagin e Reati tra gli esterni, il trio Callahan-Gandini-Da Ros a presidiare i tabelloni.
Sarà una partita molto diversa rispetto a quella dell’andata, quando un po’ a sorpresa la Manital espugnò d’autorità il PalaOlimpia per 85-96 con uno stratosferico 16/27 al tiro da tre: a quella Torino mancavano Steele e Bowers, mancava Mancinelli e in più c’era un Chessa che fu mattatore assoluto siglando 25 punti. La Tezenis, invece, quella era e quella è rimasta, ma la prestazione contro Torino fu certamente una delle più negative di tutta la stagione per la squadra di Ramagli, ora reduce da un brutto ko a Casale e da una netta vittoria casalinga contro Trieste, maturata però soltanto nel secondo tempo. Domenica sarà dunque sfida d’alta classifica e d’alta classe. Interessante il duello a distanza tra le due coppie di Usa, che nei rispettivi quintetti occupano gli stessi spot: per Steele e Bowers, non solo incisivi, ma finalmente decisivi contro Biella dopo una serie di opache prestazioni, duellare con Smith e Taylor sarà certamente un autorevole banco di prova, ma anche sotto canestro ne vedremo delle belle, vista la caratura dei protagonisti. Sin qui, fuori casa, Verona ha vinto soltanto tre partite su nove, a Jesi, Napoli e Brescia: un record che una squadra che vuole puntare in alto deve per forza di cose migliorare. Torino, dal canto suo, ha una missione ben precisa: dare una continuità e di risultati, e di prestazioni, ad una squadra che da quando il roster è al completo ha sempre viaggiato a corrente alternata. Altra curiosità: si affrontano il secondo miglior attacco del campionato (Torino) e la quarta miglior difesa (Verona). Insomma, gli ingredienti per una grande partita ci sono tutti.
Accanto a Manital-Tezenis, nella quarta di ritorno spicca il derby tra Lighthouse Trapani e Sigma Barcellona. Mai i granata di coach Lardo avrebbero immaginato, a questo punto della stagione, di trovarsi con due punti di vantaggio sui cugini. Trapani è in un momento straordinario: arriva da quattro vittorie di fila, ha il campo meno battuto di tutta la Gold (dopo gli scivoloni interni di Trento e Veroli è rimasta l’unica con un solo ko) e ora che inizia a vincere anche in trasferta (l’ultima domenica scorsa a Veroli) è più che mai una pretendente ad un posto playoff, con l’indubbio vantaggio di non avere addosso la pressione che hanno invece le grandi favorite. Barcellona fin qui ha deluso, ma la squillante vittoria contro Brescia (87-63) dimostra che l’arrivo in panchina di coach Calvani ha subito lasciato il segno: per la Sigma, che per un po’ dovrà fare a meno dell’infortunato Toppo e che quindi ha confermato Ganeto fino a fine stagione, la trasferta di Trapani è dunque la classica prova di maturità per testare l’avvenuta guarigione di quella che, al di là dei risultati sin qui deludenti, rimane una delle grandi favorite.
Da non perdere anche Centrale del Latte Brescia-Gzc Veroli, partita che per come sono messe ora le due squadre sa già di spareggio playoff. Entrambe sono in parabola discendente, soprattutto la Leonessa, che ha vinto solo una volta nelle ultime sei partite e che deve per forza di cose dare una sterzata alla sua stagione, anche per placare la delusione crescente della piazza: Veroli, che ha quattro punti in più dei bresciani, ha certamente meno pressioni, ma non vuole perdere terreno dalla zona playoff che occupa stabilmente da inizio campionato. Impegni non proibitivi, ma da prendere con le molle, anche per le due battistrada, che giocano entrambe sabato sera. L’Aquila Basket Trento, dopo lo scivolone interno con Ferentino, cerca il riscatto sempre sul parquet amico contro il Credito di Romagna Forlì. Ancora più ostico il compito dell’Upea Capo d’Orlando, che sarà di scena proprio in casa dell’Fmc Ferentino, reduce da tre vittorie nelle ultime quattro partite, tutte con squadre di vertice: Verona, Barcellona e Trento, e in mezzo ci è mancato poco per il colpaccio a Torino. La speranza di reinserirsi nella lotta playoff non è ancora tramontata per i ragazzi di Gramenzi, più che mai decisi a confermarsi nel loro ruolo di “ammazzagrandi”.
Expert Napoli-Angelico Biella è la classica gara tra due ascensori che viaggiano in direzioni opposte: con coach Bianchi in panchina, i partenopei arrivano da due vittorie di fila e in questo senso la sfida interna con i lanieri è una ghiotta occasione per restare in striscia, rialimentare l’entusiasmo della piazza e riavvicinarsi prepotentemente alla zona playoff, rosicchiando punti ad una diretta concorrente in crisi di risultati come Biella, che si presenta al match con tre ko sul groppone. Poi c’è la Novipiù Casale, finora l’unica ad aver ceduto i due punti al fanalino di coda Aget Service Imola: i rossoblù non vedono l’ora di riscattare quel ko che, visto l’andamento del campionato, pesa come un macigno sulla loro per altro buona classifica, alla luce delle premesse di inizio stagione. Insomma: Napoli, Casale e Ferentino, appaiate a quota 16 a quattro lunghezze dal settimo posto, giocano tutte e tre in casa e domenica hanno una ghiottissima occasione per rendere ancora più agguerrita la lotta playoff. Chiude il programma Pallacanestro Trieste-Fileni BpA Jesi, una sfida-salvezza dove la paura di perdere rischia di farla da padrona: Trieste in casa è un colabrodo (3 vinte e 6 perse), Jesi tra le mura amiche ha un rendimento da prima della classe ma lontano dal PalaTriccoli non ha mai vinto e in caso di ennesima sconfitta i marchigiani, finora sempre un gradino sopra la quota salvezza, verrebbero più che mai risucchiati nella bagarre per non retrocedere. In quest’ottica giocherà un ruolo importante anche il punteggio finale, visto che all’andata Jesi vinse soltanto di due.