SERIE C GOLD: LA ZIMETAL FA QUEL CHE VUOLE, IL CUS QUEL CHE PUÒ
La capolista Zimetal fa quel che vuole, il CUS quel che può. Sovrastata sotto il profilo tecnico fisico e atletico da un avversario che gioca con un fame bestiale anche quando, e capita con amplissimo anticipo, ha già messo da parte i due punti, la formazione gialloblu mette in scena una prestazione più che onesta, a tratti al limite dello attuali possibilità. Viste pure le precarie condizioni di Russano e Riviezzo, e l’assenza di Stola.Non basta se Non per qualche minuto a tenere viva la partita: la differenza di ambizioni, budget, roster, motivazioni e forma emerge in tutta la sua spietata evidenza fin dalla seconde metà del primo quarto. Per qualche minuto i ragazzi di Porcella riescono anche a dire la loro grazie ad avvio energico. Tutto di Di Matteo il 5-0 che apre le danze. Russano ci aggiunge la seconda tripla cussina della serata, ma la Zimetal si concede solo fino all’8-3. È Kuvekalovic a prenderla per mano e condurla dentro alla partita con tre bombe e 11 punti che portano alla parità a quota 12 al 4’.
Malagutti accelera e si butta dentro, subendo da Di Matteo un fiscalissimo antisportivo: il libero non trova la retina ma gli alessandrini salutano nelle 2-3 azioni successive. La difesa a zona del CUS oscilla, le perse contro la fisicità avversaria non si contano, poi è soprattutto la potenza di Pavone a fare la differenza: l’ex della gara stoppa da una parte uscendo dall’area ed è puntuale dall’altra per la giocata da sotto del 12-22. Per oltre 4 minuti i gialloblu subiscono senza aprire bocca. Il break di 0-15 consegna i due punti nelle mani della Zimetal già all’8’: 12-24. Pochi i sussulti nei restanti 32 minuti. Murri riporta il CUS sotto la decina al 12’, ma la sua tripla è di stimolo alla Zimetal ad affondare ancora di più la lama: Lemmi Facchino e Riva colpiscono un po’ da ogni posizione e il nuovo break di 0-8 si trasforma in un irrefrenabile sgroppata che culmina nel 25-44 del 18’. Ripresa ancora e sempre a senso unico, anche perché Alessandria non alza il piede neanche sopra i 30. Il massimo vantaggio ad un passo dalla fine con tre di Grossholz e un canestro in grande stile di Lemmi: 48-91. Tra le file cussine da segnalare le prove di Tibs e Ronco (38 anni in due), autori di una prova coraggiosissima e di un totale di 17 punti e 9 rimbalzi: non male vista la parete che si sono ritrovati a scalare.
CUS TORINO-FORTITUDO ALESSANDRIA 48-91 Parziali: 14-24, 27-46, 35-61
CUS TORINO: Murri 5, Tibs 11, Marrone, Russano 3, Sacco 2, Di Matteo 7, Riviezzo 4, Campanelli 5, Celada 5, Catozzi, Ronco 6. All. Porcella.
ALESSANDRIA: Gay 6, Malagutti 6, Lemmi 16, Sabli, Barberis, Kuvekalovic 25, Sidoni 9, Riva 2, Apvone 9, Grossholz 3, Facchino 15. All. Vandoni.
COMUNICAZIONE BASKET: Beppe Naimo