Anteprima campionato D.N.A. Gold (14° giornata)
Manital Torino-Centrale del Latte Brescia. Sarà di nuovo grande basket, domenica al PalaRuffini, dove si gioca il match-clou della penultima giornata del girone d’andata… Match-clou per tanti motivi. Lo dice la classifica, con Torino seconda da sola con 18 punti e Brescia a inseguire nel gruppone delle terze a quota 16. Lo dicono le ambizioni delle due squadre, in piena lotta per l’accesso alle Final Six di Coppa Italia e, in prospettiva, candidate ad un ruolo di primo piano nei playoff. Per la Pms, ora che per la prima volta da inizio stagione può allenarsi e giocare quasi al completo, sarà un vero esame di maturità: messe in cassaforte tre vittorie di fila, la Manital sarà chiamata a confermare quanto di buono ha sfoggiato domenica a Barcellona. E sarà chiamata a farlo sul parquet di casa, lei che finora il meglio di sé lo ha sempre fatto vedere in trasferta, mentre al Ruffini ha sin qui sfoderato prestazioni a corrente alternata.
La Leonessa, dopo un ottimo avvio di campionato, arriva invece da un periodo non facile: quattro sconfitte nelle ultime sei uscite, in cui ha sempre perso in casa e vinto due volte su tre lontano dal San Filippo, a Ferentino e Imola. Questo per dire che il periodo di appannamento non deve trarre in inganno: Brescia è squadra che ha nelle sue corde la propensione al successo in trasferta (finora 4 vinte e 2 perse) e che ha per altro un roster di primissimo livello nonostante qualche acciacco, vedi Robert Fultz, assente nelle ultime due partite e ancora in forse per domenica. Un’assenza indubbiamente pesante, se così dovesse essere, ma in ogni caso a coach Martelossi le soluzioni non mancano: Fabio Di Bella è un play che non ha bisogno di presentazioni, Franko Bushati una guardia che, se in giornata, ha i numeri per non far rimpiangere Fultz, due ali come JR Giddens, che nelle ultime due uscite ne ha infilati 28, e Tamar Slay, finora un po’ sottotono rispetto alle aspettative ma sempre in grado di colpire, a cui si aggiunge un tiratore dalla mano calda come Loschi.
Insomma, un reparto esterni senza dubbio tra i più quotati della categoria, come del resto quello di Torino, che con Steele e Bowers in crescita di condizione dispone comunque della contraerea necessaria per arginare Brescia sul perimetro. Anche sotto canestro, se guardiamo i centimetri, la Centrale del Latte è senza dubbio una delle squadre più attrezzate della Gold, ma forse non altrettanto solida: accanto a Slay, impiegato spesso come ala grande, il reparto ha i suoi uomini di punta in Gino Cuccarolo e Tommaso Rinaldi. Sarà interessante vedere il duello tra un 221 come Cuccarolo e un 214 come Wojciechowski, due dei “lunghi più lunghi” di questo campionato. Torino, con il trio Mancinelli-Amoroso-Wojciechowski ben spalleggiato da Sandri, sembra avere sulla carta quel qualcosa in più per vincere la partita nel pitturato, vedremo se questo potrà essere uno dei fattori determinanti nell’esito del match. Quanto alle motivazioni, non mancano di certo. Torino sa che in caso di vittoria staccherebbe il visto per le Final Six. Brescia se vuole essere certa di arrivarci deve vincere questa e la prossima, altrimenti sa che la qualificazione dipenderà anche da cosa faranno le altre.
In ottica Final Six, un altro scontro diretto da non perdere è quello che metterà di fronte Tezenis Verona e Angelico Biella, appaiate a quota 16: la Scaligera, forte dei suoi cinque successi di fila, sembra avere il vento in poppa, i lanieri finora hanno costruito le loro fortune soprattutto in casa ma restano sempre un cliente ostico per la loro freschezza atletica. La capolista Aquila Basket Trento ospita sabato sera la Lighthouse Trapani (infortunato Baldassarre, ancora in forse Lowery) con l’obiettivo di tornare a vincere dopo lo stop di Casale: impresa fattibile, contando le assenze dei siciliani e la loro scarsa vena fuori casa, a patto però che i trentini non commettano errori di sottovalutazione. Tutta da gustare anche Expert Napoli-Sigma Barcellona, match a cui le due squadre si presentano con percorsi e stati d’animo agli antipodi: i partenopei, in striscia da tre partite, pregustano la possibilità di agganciare i siciliani, reduci a loro volta da quattro stop di fila e dal cambio in panchina, con il vice Ugo Ducarello (ex assistente di Meo Sacchetti a Sassari) promosso ufficialmente a capo-allenatore al posto dell’esonerato Giovanni Perdichizzi. Ovvio che alla Sigma è richiesta la classica reazione d’orgoglio, anche se in questo periodo la fortuna non sembra davvero assistere i giallorossi che oltre a Natali dovranno probabilmente fare a meno anche di Filloy, e non si sa per quanto tempo, senza contare le non ancora perfette condizioni di Andre Collins.
Per Veroli e Capo d’Orlando, anche loro nel gruppone delle terze in lotta per la Final Six, due impegni casalinghi sulla carta abbordabili. La Gzc ospita la cenerentola Imola: ai ciociari, reduci dal convincente blitz di Trieste, l’onore e l’onere di testare per prima quanto Vincenzino Esposito, che domenica tornerà in campo dopo quattro anni di inattività, potrà spostare gli equilibri di questa “sgarruppata” Aget Service, chiamata anzitutto ad una reazione d’orgoglio al di là del risultato. L’Upea riceverà invece la Fileni BpA Jesi, finora l’unica proprio insieme a Imola a non aver mai vinto in trasferta: la perdurante assenza di Mays, che a breve potrebbe essere sostituito “a gettone” da Keion Bell (Reggio Calabria, Silver), non autorizza comunque i paladini a prendere sottogamba questo test, tanto più che i marchigiani hanno di recente puntellato il loro roster con il ritorno di Migliori. In cerca di conferme è la Novipiù Casale, che dopo aver fatto tremare Torino e aver superato con autorità la capolista Trento punta a sfruttare il doppio turno casalingo per allontanarsi dalle secche della classifica: al PalaFerraris arriva una Fmc Ferentino che, archiviata l’ottima fase centrale del girone d’andata, è di nuovo alla ricerca dei giusti equilibri dopo il ritorno di Rodney Green e la partenza di Kyle Johnson, coincisi con una sonante sconfitta casalinga contro Napoli. Credito di Romagna Forlì-Pallacanestro Trieste metterà invece in palio punti pesantissimi in ottica salvezza: Forlì in casa è un osso duro per chiunque, lo stesso si può dire di Trieste in trasferta. Sarà bassa classifica, ma le premesse per una partita intensa e combattuta ci sono tutte.