WOJCIECHOWSKI: “SARÀ UNA SFIDA PARTICOLARE”
Nell’ultimo match contro Barcellona, ha fatto il suo rientro dopo quasi tre settimane di inattività dovute ad una brutta infezione alle vie respiratorie: Jakub Wojciechowski ha risposto immediatamente “presente”, sfoggiando una prestazione ottima sul campo siciliano sia in termini “numerici” che per presenza mentale e fisica durante il suo impiego…
Ecco perché domenica, al PalaRuffini, coach Pillastrini potrà fare affidamento sul centro polacco, stimolato dalla sfida contro l’atleta più alto del campionato italiano, cioè Gino Cuccarolo.
“Conosco Brescia prima di tutto come società – spiega Wojciechowski – avendoci giocato un anno in DNA: sono molto ambiziosi, una piazza con grandi aspettative e con programmi per il futuro, ovvio che sarà difficile affrontarli”.
Il lavoro estivo della dirigenza bresciana ha portato in dote a coach Martelossi un roster di prima fascia, con diversi talenti di categoria superiore a disposizione: “Sono un’ottima squadra, oltre che una società solida, con tanti giocatori di alto livello. Per me e per Daniele Sandri sarà una partita particolare anche perché ritroviamo alcuni compagni del settore giovanile della Benetton Treviso, nello specifico Loschi e Cuccarolo”.
Proprio con Cuccarolo, come anticipato, si giocherà un “match nel match”, rendendo la sfida nelle aree verniciate decisiva ai fini del risultato finale: “La lotta sotto canestro sarà di sicuro importante, come in ogni partita, per generare contropiede, controllare il ritmo, non dare secondi tiri agli avversari. Forse io sono un po’ più veloce e rapido di Gino (Cuccarolo, n.d.R.) che però è 6 centimetri più alto di me. Sarà una bella sfida, niente da dire”.
Con il recupero di Chessa, che si è allenato con i compagni ma che rimane ancora in dubbio dopo due settimane di stop, rimane solo più Zanotti ai box per problemi fisici, situazione che aiuta gli allenamenti della PMS: “Un po’ alla volta stiamo tornando alla normalità, dall’inizio della stagione non siamo mai riusciti ad allenarci al completo, quindi è normale che quando si recupera dagli infortuni o dall’influenza, i tempi di ambientamento siano sempre maggiori, specialmente se si aggiunge anche il mio stop dovuto all’operazione estiva. Ma ho fiducia nei compagni e loro ne hanno tanta in me, quindi sono certo che alla lunga arriveremo ad essere ancora più squadra”.