SERIE C GOLD: EROICO CUS, PIÙ FORTE DI TUTTO E TUTTI
Più forti. Di tutto e di tutti. Più forte di un avversario che, risultati dell’ultima fetta di regular season alla mano, si candidava come il favorito numero uno alla promozione in serie B (e non perdeva, prima del ko in gara2 di mercoledì scorso, da 8 partite). Più forte del più forte giocatore del torneo, il croato Diminic, protagonista anche in occasione della ‘bella’ giocatasi ieri sera la PalaFerraris di Casale Monferrato, di una prestazione sontuosa (34+10 rimbalzi).
Più forte dei pensieri che possono farti loro dopo una gara1 persa di 30 punti (avendone già presi una ventina 15 giorni prima in campionato). Più forte di una differenza di esperienza rispetto ad una formazione ricostruita in corsa non certo per competere e basta.
Più forte di una differenza di investimenti iniziale che basta scorrere la lista dei giocatori delle due squadre. Più forte di quanto capitato negli ultimi 3 minuti, quando un branco di idioti senza arte né parte ha tentato di condizionare il risultato con una serie di gesti sconsiderati e che con la civiltà nulla hanno a che vedere. L’energia nevosa che i ragazzi di Porcella hanno saputo governare e le riserve mentali conservate per la parte finale del match, come in gara2 alla Panetti, alla fine hanno fatto la differenza. Molto più della difesa di squadra e individuale (di Riviezzo e nel finale di Tiberti) sul temuto Diminic. Tantissime le sfumature tecnico-tattiche che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte di Torino. Ma ciò che ha più contato è stato il fattore emotivo: il CUS ha giocato gara3 con la stessa ‘testa’ di gara2 e un cuore enorme, ed è stato ancora premiato. Nella doppia decina conclusiva la Zimetal ha dissipato un vantaggio complessivo di 20 punti, equamente distribuiti tra le due gare, e per questo ha meritato di perdere e di venir eliminata. Parte del demerito degli alessandrini va ascritto comunque ai meriti di un’Aux CUS mai morta, sempre in fiducia totale di potercela fare, forte dei proprio valori e capace in ogni secondo e ogni centimetro del campo di giocare al meglio la sua partita, con tenacia e caparbietà anche quando il risultato poteva far pensare al peggio.
Il primo quarto risente del match di 3 giorni prima in maniera evidente. Campanelli battezza la prova gialloblu con la tripla del 2-3. Le difese concedono pochi spiragli, quella cussina in particolare è attentissima sulle linee interne di passaggio e sul ribaltamento frutto del secondo recupero consecutivo Riviezzo segna da sotto il 4-7. Mani addosso (mai oltre il limite del consentito), la retroguardia alessandrina cresce, anche se in attacco i padroni di casa scontano in precisione un nervosismo che si traduce in tante sbavature. Il rientrante Lemmi, partito in quintetto, prende la mira e infila i 3 del 10-9, Diminic entra nella gara e fa 14-11. Torino si fa vedere a rimbalzo offensivo con Ripepi ma poi è costretta alla persa a 24 secondi, castigata dall’altra parte sulla sirena del 10’ da una facile penetrazione frontale di Lemmi: 16-11.
Tutta la serietà delle intenzioni cussine nell’attacco al canestro di Chiotti (clamoroso il suo lavoro difensivo nei primi due quarti) che apre la seconda frazione: al 2+1 l’esterno gialloblu replica poco dopo dalla lunga distanza a seguito di un rimbalzo di Campanelli: lo 0-8 in un solo minuto costringe la Zimetal al time-out sul 16-19. Gli aggiustamenti in corso d’opera danno i loro frutti: i biancorossi, trascinati da un Diminic difficilmente arginabile in post basso, fanno 9-0 e danno una piega decisa ala situazione: 25-19. Poi la chiamata di zona di Porcella ferma tutto (proprio queste difficoltà avversarie indurranno il coach gialloblu a riproporre la zona in chiusura di partita, decidendo il risultato). Per 7 lunghi minuti Alessandria, segna in pratica solo dalla lunetta. Gli affanni cussini ad attaccare sono però limpidi, gli errori dalla linea tanti, ma punto dopo punto Torino risale fino al -3: 2 su2 di Russano, 31-28. L’ultimo minuto del tempo è tutto di Diminic: la bomba del 35-28 punisce un’evitabilissima persa gialloblu.
La ripresa inizia nel segno di Di Matteo, autore di una canestro da sotto dopo un taglio dietro le linee ‘nemiche’, ma un tap-in al 24esimo secondo di Diminic e un’entrata di Valentini spostano l’ago della gara dalla parte dei padroni di casa: 41-31. Tiri affrettati, tiri sbagliati, perse, Torino smarrisce la retta via e una tripla fortunosa di Diminic la spedisce a -13. Il massimo svantaggio della serata gli ospiti lo toccano qualche secondo più tardi, su un altro siluro, stavolta di Sollitto: 49-35 al 26’. La storia sembra chiudersi, poi uno 0 su 2 a gioco fermo di Diminic è il segnale che Alessandria non sa chiuderla, Tiberti spara a mente libera i 3 del 49-42 al 28’.
La Zimetal è ancora e sempre Diminic: da sotto, da fuori, da lontano: 55-43 al 29’.
La bomba del lungo croato taglierebbe le gambe a chiunque, e lo stesso farebbe quella di Dotti con cui comincia l’ultimo periodo: 58-48. Tiberti deve riparare in spogliatoi per un paio di minuti per un duro colpo al naso. Ma Torino, sostenuta dall’inizio alla fine da un tifo pulito e corretto, vola come una farfalla e punge come un’ape: Di Matteo piazza un frontale che fa vacillare le certezze della Zimetal, quindi bissa da sotto: 58-53 a 7 dalla sirena.
D’accordo, Diminic è in panca a rifiatare ma quando rientra la musica è cambiata. Il croato segna da tre il 61-53, Russano cala una carta di eguale valore, Chiotti scioglie le briglie e corre in campo aperto per il 61-58 del 34’. Ma Valentini tiene i suoi a 2 i possessi di vantaggio: 65-60. E a questo punto succede quello che nello sport non solo non dovrebbe succedere ma è inammissibile che accada. Sollitto perde incredibilmente palla commettendo infrazione di campo in fase di impostazione dl gioco, sulla successiva azione fallo di sfondamento di Russano. Coach Porcella chiamata time-out, una 30ina di tifosi (parolona) alessandrini si portano dietro alla panchina cussina e iniziano a percuotere il plexiglass che protegge i giocatori con calci, pugni e bastonate. Non paghi gli stessi individui ben identificabili vanno a cercare rissa a fondo campo contro un paio di genitori cussini, intervenuti a protezione della squadra in assenza di servizio di sicurezza e forze dell’ordine. A stento il giocatore alessandrino Valentini, con l’aiuto del preparatore biancorosso, riesce a riportare la calma. Il gioco riprende dopo 3 lunghissimi minuti. Recupero della difesa, Russano lo traduce dall’altra parte con il 2+1 del -2: 65-63 a 2 e 18 dal termine. Piantata per terra più di un paracarro, la Zimetal subisce ancora: 3 rimbalzi in attacco dell’Aux CUS sfociano nei due liberi di Russano per il pareggio a quota 65. A cortissimo di fiato e di idee, i biancorossi vanno ancora in post da Diminic che si muove verso canestro: la palla si arrampica sul ferro e va dentro, in più c’è pure il fallo: 68-65.
Sul ribaltamento, palla in angolo per Campanelli che serve Russano, finta verso il centro a disorientare la difesa e bomba che impatta a 63 secondi dall’epilogo. Alessandria ha le gambe molli: azione ai 24 secondi, ben difesa e che sfocia in una palla buttata a caso verso il canestro da Valentini. Cinica e spietata invece l’Auxilum CUS: Russano attacca e scarica un passaggio dietro alla spalla a Rivezzo, bravissimo a staccarsi dalla marcatura e a giustiziare la Zimetal dalla linea del tiro libero con un tiro dolcissimo: 68-70. Mancano 20 secondi, Alessandria va in time-out e rimette in attacco. Nel corso della sospensione tecnica, un paio degli idioti (non ci viene altro termine) di cui sopra partono armati di bastoni a cercare gloria, diciamo così, tra i sostenitori cussini. Gli arbitri nel frangente sono lucidi, calmi e non perdono mai il filo degli eventi e arriva un’altra sospensione di un minuto abbondante. La palla ora pesa circa 50 chili: come prevedile finisce dentro a Diminic che tira girandosi in precario equilibrio, nel parapiglia a rimbalzo la spunta Lemmi che subisce fallo a 12 secondi dalla fine. Sulle tribune intanto prosegue l’increscioso spettacolo iniziato in precedenza: altro stop di un minuto, con Lemmi, rientrato al posto di Sollitto uscito per falli, fremente in lunetta. Quando gli arbitri gli consegnano la palla è un …altro giocatore: 0 su 2, sul secondo errore la sfera schizza a Valentini, passo laterale e tiro dall’angolo, primo ferro, rimbalzo gialloblu e apertura su Stola che a 5 secondi dalla sirena subisce fallo a metà campo. Il play torinese fa 0 su 2 dalla linea, Valentini arpiona il rimbalzo, riparte in fretta e furia, si alza dai 10 metri, corto. L’Aux CUS è in semifinale.
ZIMETAL ALESSANDRIA-AUXILIUM CUS TORINO 68-70 Parziali: 16-11, 35-29, 55-46
ALESSANDRIA: Sollitto 5, Sanogo 3, Lemmi 5, Diminic 34, Dotti 5, Sindoni 2, Riva 3, Sabli n.e., Grossholz n.e., Valentini 11. All. Vandoni.
TORINO: Tibs n.e., Chiotti 17, Fantolino 1, Russano 17, Ripepi, Di Matteo 7, Riviezzo 7, Campanelli 7, Stola, Akoua , Catozzi 2, Tiberti 12. All. Porcella.
ADDETTO STAMPA SERIE C GOLD & GIOVANILI: Beppe Naimo