Anteprima campionato D.N.A. Gold (12° giornata)

E così, strada facendo, arriviamo anche al primo derby stagionale al PalaRuffini. Nella 12ª giornata di andata la Manital Torino ospita la Novipiù Casale. Guai a fidarsi della classifica, perché le insidie per la Pms vanno ben oltre i sei punti che la separano dalla Junior Libertas… Prima cosa: è un derby. Partita sentita, sempre particolare, che nasconde quel tasso di imprevedibilità figlio delle forti motivazioni che stanno dietro ad appuntamenti come questo. Casale, dopo le turbolenze estive che l’hanno vista prima dichiarare la rinuncia alla Gold e poi, sostenuta dall’orgoglio di una città intera, riappropriarsi di ciò che le spettava, non ha grandi pretese da questo campionato, definito più volte “di transizione” dalla stessa dirigenza.

Se in giornata, ha però tutti i mezzi per impensierire chi le sta di fronte, anche lontano da casa: vedi Napoli, dove sono rimasti in partita fino alla fine, vedi soprattutto Brescia, dove solo 15 giorni fa i ragazzi di Griccioli hanno vinto due volte sul campo dell’allora capolista. Anche quando l’inerzia sembrava tutta per i padroni di casa, che con Fultz erano riusciti ad acciuffare il pareggio a 3” dalla fine, nell’overtime Casale ha saputo riordinare le idee e reagire al duro colpo, sbancando il San Filippo. Per Torino, favorita sulla carta, inutile dirlo, vietato dunque qualsiasi rilassamento, specialmente in caso di arrivo in volata. Le insidie maggiori arrivano dai due americani: il play Dillard, sin qui il più costante dei suoi con 15.5 punti di media, e la guardia David Jackson, più altalenante ma capace di grandi exploit come i 28 punti infilati a Brescia.

Sarà interessante vedere il testa a testa con la coppia di esterni americani della Manital, ancora in pieno rodaggio, ammesso che sia Bowers che Steele, con una settimana in più di allenamenti nelle gambe, siano nelle condizioni di incrementare il loro minutaggio. Sotto canestro, dove Casale può ruotare Martinoni, Bruttini e Cutolo, Torino appare una spanna superiore, anche se la possibile assenza di Wojciechowski non consente di dormire sonni tranquilli. Insomma, sarà la classica partita da prendere con le molle anche perché la Novipiù, reduce da due vittorie, potrà scendere in campo con maggiore tranquillità dopo aver messo quattro punti tra sé e la zona retrocessione. La Manital invece, alla ricerca di un’alchimia definitiva dopo l’innesto dei due Usa, ha tutto da perdere in una partita come questa, in cui è chiamata a portare a casa i due punti sia in prospettiva playoff, sia in vista del rush finale per la qualificazione alle Final Six di Coppa Italia: a quattro giornate dalla fine del girone d’andata i primi quattro posti sono alla portata dei gialloblù, ma con una classifica così corta si rischia di pagare a caro prezzo soprattutto gli scivoloni inattesi. E poi, per Torino, c’è l’obbligo di sfruttare giornate come questa, in cui i tanti scontri diretti tra squadre di vertice semineranno per forza alcune vittime illustri.

La 12ª di andata, infatti, offre ben tre partite di cartello. Si comincia sabato sera quando la capolista Aquila Trento, reduce da cinque vittorie, ospiterà l’Upea Capo d’Orlando, che domenica scorsa con Trieste ha interrotto il suo record di sette successi. Sarà una sfida-spettacolo tra due delle formazioni più attrezzate del campionato, anche se i paladini dovranno fare a meno di Mays, fermato da una tallonite. In caso di vittoria, Trento metterebbe una seria ipoteca sull’accesso alle Final Six, oltre a scavare ben sei lunghezze tra sé e una delle sue più accreditate inseguitrici: un blitz dei siciliani riaprirebbe invece i giochi per la testa della classifica, e con l’ammucchiata che c’è alle spalle dei trentini il divertimento sarebbe assicurato. Altrettanto attesa è la sfida tra Tezenis Verona e Sigma Barcellona, che si presentano all’importante appuntamento con stati d’animo opposti: lanciatissimi gli scaligeri, che arrivano da tre successi di fila e che in settimana hanno anche superato la Reyer Venezia in amichevole; in affanno i siciliani, reduci da due ko al fotofinish e al di sotto delle aspettative iniziali, tanto che in settimana è addirittura circolata la voce, poi smentita ufficialmente dal gm Antonello Riva, che in caso di nuovo ko coach Perdichizzi potrebbe rischiare l’esonero. Con Verona a quota 12 e Barcellona a 14 tutto può succedere e le motivazioni non mancano di certo. Stessa situazione di classifica nel match tra Lighthouse Trapani (12) e Angelico Biella (14): dopo due ko di fila, di cui uno in casa, i siciliani vogliono a tutti i costi tornare a vincere davanti al proprio pubblico per non perdere contatto con la zona playoff; i lanieri non sono certo il cliente migliore per farlo in scioltezza, anche se nelle ultime tre uscite lontano da casa hanno sempre perso.

In breve il resto della giornata. Molto interessante Expert Napoli-Pallacanestro Trieste, la delusa numero uno contro l’ammazzagrandi del campionato: i partenopei, tornati al successo a Brescia ma sconfitti nelle ultime due gare casalinghe, non possono concedersi ulteriori passi falsi al PalaBarbuto, ma Trieste sembra tutt’altro che appagata dai recenti exploit contro Torino, Barcellona e Capo d’Orlando. Pronostico incerto anche per Credito di Romagna Forlì-Fmc Ferentino, con i ciociari (4 vittorie nelle ultime 5 partite, di cui due in trasferta) che sembrano aver trovato la quadratura del cerchio e puntano dritti alla zona playoff, mentre la sempre combattiva Forlì non ha altra scelta che vincere, soprattutto in casa, per sperare nella salvezza. Cerca il riscatto la Gzc Veroli, che dopo tre ko di fila vuole tornare a vincere per non abbandonare il sogno di dire la sua nella lotta playoff: domenica ospita la Fileni BpA Jesi, fin qui protagonista di un campionato abbastanza anonimo, unica squadra insieme a Imola a non aver ancora vinto in trasferta, ma l’Aurora, con soli quattro punti di vantaggio su Forlì, non può scherzare col fuoco. Infine Aget Service-Centrale del Latte: il pronostico sarebbe a senso unico per Brescia, ma se Imola arriva da ben sette sconfitte di fila non è che la Leonessa (tre sconfitte nelle ultime quattro gare, di cui le ultime due in casa) se la passi tanto meglio. Al di là della netta differenza di valori, l’orgoglio potrà giocare un ruolo decisivo.

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