Manital Torino e Pallacanestro Trieste animeranno la domenica pomeriggio del PalaRuffini, dando vita alla sfida valida per il nono turno di Adecco Gold: una sfida che affonda le radici nel tempo, un grande classico della pallacanestro italiana…
Torna a casa la PMS dopo aver vinto in trasferta a Napoli lo scorso turno, riabbracciando il pubblico del PalaRuffini: l’obiettivo è quello di continuare a vincere per mantenere il primo posto in classifica, anche se in coabitazione con altre squadre.
Nonostante il terzultimo posto con solo due vittorie, Trieste rappresenta un avversario da prendere con le molle per diversi motivi: la freschezza e la gioventù del roster a disposizione di un allenatore come Dalmasson, la compattezza di squadra, il carattere che ha portato i giuliani a lottare anche quando il pronostico non era dalla propria parte.
“Sono una squadra che ha un’identità molto forte – spiega coach Stefano Pillastrini – ha lo stesso allenatore e alcuni giocatori da parecchio tempo, da quando vinsero la DNA. Non è una delle squadre più ricche di talento, ma è molto compatta, dura, combattiva. Questo è uno dei pericoli. Noi veniamo da una partita molto ben giocata, dobbiamo ripeterci sul nostro campo, non vivere sugli allori del match di Napoli”.
Gli infortuni e i problemi fisici hanno caratterizzato la prima parte di stagione della Manital, che nonostante le assenze è riuscita a vincere partite molto difficili e ad esprimere un buon gioco corale: “Con la Expert abbiamo giocato una partita molto buona, anche a Verona abbiamo giocato bene, abbiamo ripetuto la prestazione e siamo contenti. Speriamo di giocarne anche di migliori, ma sono soddisfatto, la squadra si è espressa bene, coinvolgendo tutti nel gioco in attacco”.
Le assenze di Steele, Zanotti e la presenza a mezzo servizio di Mancinelli, rientrato tra i “10” con Napoli senza però scendere in campo, hanno inciso molto sulla qualità dell’allenamento durante la settimana: “La situazione è ancora di grande emergenza: è vero che Mancinelli ha fatto qualche sprazzo di gioco con i compagni, ma Wojciechowski continua a dover essere gestito con il contagocce, il numero di giocatori a disposizione rimane limitato. La situazione continua ad essere problematica”.
Tra le tante note positive di questo inizio di stagione, non si può dimenticare Massimo Chessa, talentuosa guardia tiratrice prestata per necessità al ruolo di playmaker: “Affronteremo una squadra di giovani, con atleti come Hoover e Diliegro che hanno esperienza e qualità, dovuta dalla loro attività ad alto livello. Squadra che non molla mai, con giovani talentuosi come Ruzzier, Tonut, Mastrangelo. Sono abituati a giocare, ci daranno sicuramente fastidio in campo, dovremo essere concentrati al massimo”.
Le difficoltà incontrate ad inizio anno sono ormai superate e Chessa attende serenamente il ritorno di Steele per tornare al suo ruolo naturale: “Ad inizio stagione dovevo riprendere l’attività dopo tre mesi di pausa, giocando in un ruolo non mio: ho fatto il doppio della fatica, ma adesso va molto meglio, stiamo vincendo il che rende tutto più tranquillo.
Il gruppo è una componente fondamentale delle nostre vittorie, lo dimostra la capacità di alternare i protagonisti delle varie partite: in ogni match il protagonista è diverso, sfruttiamo chi in quel momento è più in ritmo, o riesce a colpire nei punti deboli la difesa avversaria. Questa è la nostra grande forza”.

Palla a due alle ore 18 al PalaRuffini di Torino: arbitreranno Gaetano Perretti di Napoli, Alessandro Saraceni di Zola Predosa (BO) e Daniele Caruso di Roma.