Nel girone d’andata lo specchio aveva riflesso una visione opaca di noi. Dietro di noi figure grigie, errori banali, nervosismo diffuso e poca concretezza. Oggi torniamo di fronte ad esso per scoprire chi realmente siamo. Alla palla a due, come ormai d’abitudine, i nostri ragazzi partono molto forte costringendo gli avversari ad arretrare e ad arroccarsi in difesa. Una accresciuta percezione di noi stessi rispetto al girone d’andata ci permette di essere acquei, capaci di adattarci alle situazioni avversarie, abili a sfruttare ogni singolo errore ed ogni opportunità di attacco e di difesa.  Minuto dopo minuto la 5Pari riesce a creare distacco dall’avversario riempiendo gli spazi vuoti concessi in entrambe le fasi, arrivando, così, a chiudere il primo quarto con un modesto vantaggio di 8 punti (21-13). Più difficoltosi i secondi 10 minuti di gara, con la scelta avversaria di schierarsi a zona per tentare il recupero. Benchè la nostra fase difensiva rispecchi in tutto e per tutto quella del primo quarto, è l’attacco a stentare. Fatichiamo parecchio a trovare linee di passaggio pulite e la palla non gira in maniera adeguatamente spedita. Conquistiamo, nonostante ciò, anche questa frazione, chiudendo il parziale sul 17-16 (38-29). Al ritorno dalla pausa lunga il BCN non cambia la sua tattica e si schiera nuovamente a zona. I nostri ragazzi trovano, però, le contromisure necessarie a rendere sterile la scelta di chiudersi dentro l’area. Attraverso azioni più ragionate e ficcanti riusciamo sempre a trovare l’uomo libero pronto a sparare indisturbato a canestro. Il divario tra le due squadre si dilata. Il BCN, in fase offensiva, viene respinta vigorosamente dal quintetto di casa e, in quella difensiva, viene addormentata da tiri puliti e velenosi che gli addormentano il cuore. Parziale di 23-10 (61-39). Gli ultimi dieci minuti sono di puro controllo da parte della 5Pari. Ogni tentativo da parte degli avversari di rientrare in partita viene bruscamente interrotto e ripagato con egual moneta, sino allo scadere del tempo e al suono della sirena. Ultimo quarto che si chiude con il parziale di 18-18 (79-55).

Ci guardiamo allo specchio e i fantasmi del passato sono spariti. In quel rettangolo riflettente ci siamo solo noi.

Noi siamo il nostro destino