Anteprima campionato D.N.A. Gold (7° giornata)

Che sia una partita affascinante lo si capisce dall’attenzione con cui i media, per tutta la settimana, hanno parlato di Manital Torino-Upea Capo d’Orlando e soprattutto dei loro protagonisti… A cominciare dalla pattuglia di ex fortitudini Gianmarco Pozzecco, Gianluca Basile e Stefano Mancinelli, vecchi amici, vecchi compagni di squadra che tutti insieme si ritrovano al PalaRuffini dopo quell’All Star Game del 2004 che celebrava l’argento olimpico di Atene. E poi Amoroso, Soragna, Nicevic, l’ex Portannese, Chessa, Mays, Archie, Steele. Ce n’è abbastanza, insomma, per una grande serata di pallacanestro. Superate le emozioni per il ritorno nel basket che conta, per Torino quello di domenica sarà il primo vero big match di scena al PalaRuffini nella nuova era targata Pms. E se non il tutto esaurito, è lecito aspettarsi il pubblico delle grandi occasioni.

Peccato solo che non tutti i “big” possano essere della partita: non lo sarà sicuramente il play torinese Steele, il cui rientro comunque non dovrebbe più essere troppo distante; difficile che lo sia Mancinelli, in forse anche Soragna, assente già domenica scorsa contro Verona. Ma la partita resta di quelle da non perdere, per le emozioni e lo spettacolo che promettono. Tanto più che le due squadre, le più martoriate a livello di infermeria in questo primo scorcio di campionato, ci arrivano con il vento in poppa e il morale alle stelle: tre vittorie di fila per entrambe, grande consapevolezza dei propri mezzi, grande voglia di continuare la striscia positiva. Per entrambe si tratta di un primo, importante esame di maturità. La Manital, ancora nel gruppo di testa, non ha alcuna intenzione di cedere un’imbattibilità casalinga che dura da ben 23 partite (in casa, per capirci, Pillastrini non ha mai perso). E poi diciamolo, questa contro Capo d’Orlando è un’occasione d’oro per continuare ad entusiasmare un PalaRuffini che fin qui non ha esitato a farsi contagiare. Sul fronte opposto ci sarà però un’Upea in rampa di lancio, con un Basile già in formato “tiri ignoranti” e un gruppo ben determinato a proseguire la scalata verso l’alta classifica: d’altronde, per riguadagnare il terreno perduto nelle prime tre giornate, i paladini devono per forza tentare qualche colpo grosso, come già successo a Barcellona, e allora quale occasione più ghiotta del big match contro Torino.

L’unica cosa certa è che domenica sera a danzare lassù resteranno al massimo in tre. La settima giornata di Adecco DNA Gold propone infatti lo scontro al vertice tra Centrale del Latte Brescia e Angelico Biella, entrambe in grande forma, con i lanieri reduci da ben cinque vittorie di fila. Anche qui di carne al fuoco ce n’è da vendere, non solo per l’importanza dei due punti, ma anche per la nutrita schiera di ex che il match propone: Di Bella e Cuccarolo in casa bresciana, Lombardi in casa biellese. La quarta capolista Gzc Veroli, sull’onda dell’entusiasmo, sarà invece di scena a Ferentino nell’atteso derby della Ciociaria: la Fmc, partita con una vinta e cinque perse, non può lasciare altri punti per strada e cedere il passo anche ai cugini, vorrebbe dire infliggere un duro colpo alle ambizioni playoff dichiarate ad inizio stagione. Non meno interessante l’anticipo di sabato sera tra l’Aquila Trento seconda della classe e un’Expert Napoli che si presenterà priva di Bryan, oltre che di Ceron: due tegole non da poco per i ragazzi di Cavina, finora sempre sconfitti fuori casa, che hanno però l’obbligo di tentare il blitz per imprimere un’accelerata ad una stagione fin qui un po’ a fari spenti.

Va in cerca di conferme la Lighthouse Trapani, sempre vittoriosa in casa e sempre sconfitta fuori: al PalaIlio arriva la Pallacanestro Trieste, sulla carta gli uomini di Lardo non possono fallire se vogliono consolidarsi in zona playoff, mentre per i friulani molto dipenderà dalla presenza di Hoover e Di Liegro, assenti domenica scorsa. Occhi puntati anche su Tezenis Verona-Le Gamberi CdR Forlì. Gli scaligeri hanno un solo imperativo: vincere. Dopo quattro ko di fila, un altro passo falso significherebbe aprire ufficialmente la crisi e, forse, costringere la dirigenza a prendere provvedimenti: per una big come Verona, sulla carta contro Forlì non dovrebbe essersi partita, ma i romagnoli lontano da casa hanno sempre dato filo da torcere a tutti; per di più, se trovano gli spazi giusti dall’arco, i ragazzi di Galli sanno diventare molto pericolosi. Prova d’appello anche per la Novipiù Casale, che in casa contro la Fileni BpA Jesi ha l’obbligo di strappare i due punti per invertire la rotta e smuovere una classifica che inizia a farsi preoccupante: i marchigiani sono un cliente tosto, anzitutto sotto canestro, ma non proibitivo. Pronostico a senso unico, invece, per Sigma Barcellona-Aget Service Imola: solo commettendo l’errore di sottovalutare un avversario in grande difficoltà, che finora in trasferta ha sempre perso con non meno di 20 lunghezze di scarto, i siciliani possono correre dei rischi.

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