Punto sul campionato: 4° giornata
La Torino che non ti aspetti si scrolla di dosso la brutta prestazione di Biella e fa vedere di che pasta è fatta sbancando uno dei campi più difficili di tutta la Adecco Gold: il PalaOlimpia di Verona, fortino di una delle grandi favorite della vigilia..Nonostante le pesanti assenze di Steele e Mancinelli, la Manital lancia dunque un segnale di forza a tutto il campionato sfoderando una prova di grande mentalità e personalità soprattutto nel momento in cui le cose sembravano essersi messe piuttosto male: dopo aver condotto per tutto il primo tempo (+9 all’intervallo), nel terzo quarto i torinesi sono piombati a -8 sul 66-58 subendo il prevedibile ritorno della Tezenis. La svolta sul -5, quando una bomba di Amoroso e il contemporaneo fallo subito sotto canestro da Evangelisti valgono un gioco da 5 punti che ripristina l’equilibrio sul 71-71 alla sirena del 30’.
Insomma, con l’inerzia tutta per Verona, Torino non si è fatta intimorire e ha saputo rialzare la testa con il piglio e la compattezza tipici delle squadre che puntano in alto. Stratosferico Massimo Chessa, che ha avuto modo di farsi rimpiangere dalla sua ex squadra infilando la bellezza di 25 punti, con 5/7 al tiro da 3 e 7 assist all’attivo. Ma per tutta la formazione gialloblù è stata una serata di grazia al tiro dall’arco, con un 16/27 finale che la dice lunga su come Torino sia stata capace di aprirsi gli spazi sul perimetro, prendendosi i tiri giusti al momento giusto. Al di là degli ottimi Amoroso, Gergati, Evangelisti e Sandri, l’apporto di Stojkov, anche lui ispirato con due bombe e 4 assist, e di un Wojciechowski (8 punti) che in una settimana ha fatto passi di gigante a livello di condizione, riuscendo a tenere bene il campo per 23 minuti, si sono rivelati un valore aggiunto non da poco per coach Pillastrini.
Torino vola così nel gruppone di testa a quota 6 insieme a Veroli, Brescia, Barcellona, Biella e Trento: un risultato su cui in pochi avrebbero scommesso, visti i problemi di infortuni e il difficile calendario che la metteva di fronte a tre trasferte nelle prime quattro giornate. La rivelazione, sin qui, è certamente la Gzc Veroli, che ha asfaltato Brescia 73-53 rifilandole la prima sconfitta stagionale e incamerando altri punti preziosi in ottica salvezza. O chissà, a questo punto, in prospettiva playoff, visto che i ragazzi di Ramondino stanno dimostrando di potersela giocare con chiunque, anche contro avversarie sulla carta più attrezzate. Nel primo derby siciliano della stagione, la Sigma Barcellona soffre non poco per avere ragione di una Lighthouse Trapani che, nonostante la panchina corta, si conferma avversario rognoso: decisivi Maresca e Fantoni con 17. Continua il momento di grazia dell’Angelico Biella, squadra con la migliore striscia grazie alle tre vittorie consecutive con cui si è lasciata alle spalle lo scivolone casalingo del debutto contro Veroli: vittima di turno è l’Expert Napoli, che nonostante la grande rimonta nel finale ha dovuto cedere al fotofinish.
L’Aquila Basket si conferma squadra da trasferta vincendo la terza gara di fila lontano dal PalaTrento: lo strappo decisivo è arrivato nel terzo quarto, poi nell’ultimo i ragazzi di Buscaglia, trascinati ancora una volta da Pascolo (19), sono riusciti a contenere la rimonta di una Forlì che dal canto suo si conferma tutt’altro che una squadra materasso. Sfrutta il doppio turno casalingo la Fileni Bpa Jesi, che trascinata ancora una volta da un super Goldwire e dalla freddezza di Santiangeli ai liberi, supera di misura Trieste (80-78) e la agguanta a 4 punti insieme a Napoli, Verona e Trapani. In fondo alla classifica si sbloccano in due: l’Upea Capo d’Orlando (esordio per Mays e Basile), che supera di misura una Fmc Ferentino alla sua quarta sconfitta consecutiva, e l’Aget Service Imola, che con autorità si sbarazza della Novipiù Casale per 74-63.