WOJCIECHOWSKI: “DOVREMO AGGREDIRE LA PARTITA”

Il suo ritorno in campo non è stato certamente dei più fortunati: Jakub Wojciechowski, fermo dal 29 giugno in seguito ad un intervento all’anca, ha ripreso la sua attività agonistica giocando alcuni minuti nella sfida di domenica scorsa contro l’Angelico Biella…
Chi lo conosce sa che quello visto al Biella Forum non è ancora il giocatore che lo scorso anno ha entusiasmato il pubblico del PalaRuffini con giocate strepitose: un po’ alla volta il “Mago di Lodz”, come lo chiamano affettuosamente i tifosi, sta recuperando la forma migliore per portare il suo contributo alla causa PMS.
Se la sfida con Biella è stata difficile, il prossimo appuntamento per la Manital è ancora più complicato: sabato sera (ore 20.45) la squadra di coach Pillastrini se la vedrà con la Tezenis Verona, gruppo costruito per vincere il campionato, squadra in grandissima forma nonostante il ko in volata nello scorso turno sul campo di Trieste. Le stelle della squadra allenata da coach Ramagli sono molte: dal playmaker Jerry Smith, lo scorso anno a Cantù con cui ha disputato anche l’Eurolega, all’esterno Ronell Taylor, fratello gemello di Donnel Taylor che lo scorso anno ha vinto la classifica marcatori in serie A, passando per Marco Carraretto, capitano di Siena e fresco Campione d’Italia.
“Stiamo per affrontare una partita molto difficile – spiega il pivot polacco, al secondo anno in gialloblù – l’ennesimo match in cui ci presentiamo non al completo, viste le assenze di alcuni giocatori del quintetto base. Ciò nonostante dobbiamo affrontare la sfida con Verona nel modo giusto, iniziando a giocare con mentalità difensiva fin dal primo minuto, prendendo il pallino del gioco in mano. In attacco, poi, dovremo affidarci al nostro sistema di gioco e al talento della nostra squadra”.

Avversario di giornata sarà una sua vecchia conoscenza: Craig Callahan, pivot statunitense con passaporto italiano, suo ex compagno di squadra all’Enel Brindisi, è uno dei punti di forza della Tezenis. “Ho un bel ricordo di Craig come compagno di squadra: lui è un atleta molto intenso, che corre molto, lotta su ogni pallone, si getta a rimbalzo con grande voglia. Un giocatore molto attivo anche senza palla, in grado di leggere bene il gioco: un avversario difficile anche se lui conosce me e io conosco lui. Insomma, sappiamo come sfruttare i punti deboli dell’altro”.

La sua presenza in campo è quasi una sorpresa, dato che i tempi di recupero a seguito dell’operazione all’anca erano molto più lunghi: ma il lavoro in palestra e la voglia di tornare in campo hanno impresso un’accelerata decisiva al ritorno in campo di Kuba. “Attualmente non sono ancora in forma, diciamo che se dovessimo quantificare mi sento al 60% della forma. Ho tantissima voglia di giocare, sto lavorando per recuperare quel che mi manca per raggiungere il top della forma: devo recuperare tono muscolare e fiducia nei miei mezzi, e lo sto facendo grazie allo splendido lavoro di Giancarlo Bertossi, il nostro preparatore fisico, e di Alessandro Pernice, il nostro fisioterapista. Anche grazie a loro siamo in anticipo di un mese rispetto alla tabella di marcia: la strada è ancora lunga ma sono fiducioso, ci stiamo sacrificando molto e il sacrificio paga”.

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