2015 TORINO IN SERIE A! IL TRIBUTO AL LAVORO DI CUORE GIALLOBLU’

Ci voleva Marco Giavelli, giornalista del bisettimanale “Luna Nuova”, per riuscire a raccontare la nostra storia … a sintetizzare così bene ciò che neanche noi eravamo riusciti a fare, troppo indaffarati nelle nuove mille sfide che il panorama cestistico torinese continua a proporre…

Nella calda estate torinese, a pochi mesi dall’esordio aspettatissimo dell’Auxilium in serie A, che manca da 22 anni, dalla riorganizzazione della PMS e dal fervore delle nuove alleanze sportive delle società cittadine, l’Associazione Cuore Gialloblù viene ricordata così!

Nel ringraziare per questa attenzione inaspettata ma molto gradita vi suggeriamo di … leggerci! DA LUNA NUOVA DEL 14.07.2015

AUXILIUM

CUORE GIALLOBLU’: TORINO RIVEDE IL GRANDE BASKET 

In dieci anni hanno coronato il sogno: la serie A

di MARCO GIAVELLI

 

Cosa non hanno fatto per realizzare il loro sogno. Verrebbe da dire che ne hanno combinate di tutti i colori, anche se poi i colori sono soltanto due: giallo e blu. Anzi, giallo­blù: una sola parola, un solo cuore, una sola fede per la Torino dei canestri, che proprio nell’anno del suo  ritorno in Serie A sotto l’egida Pms ha appena riabbracciato la gloriosa denominazione Auxilium. Era questo il sogno di “Cuore gialloblù”: un sogno che dieci anni fa sembrava pura utopia. Un sogno che solo dei grandi appassionati ed inguaribili ottimisti come loro potevano rincorrere. E la teoria, ancora una volta, ci insegna che non esiste sogno in cui non valga la pena credere.

Ma chi si nasconde dietro a tanta passione? C’è molta Torino, ma c’è anche una bella fetta di cintura e di valle di Susa: Ezio Regruto, 67 anni di Collegno, dirigente in pensione; Fabrizio Regruto, 41 anni di Torino, imprenditore, dirigente sportivo della Cinque Pari e presidente di “Cuore gialloblù”; Annalisa Pesando, 42 anni di Torino ma cresciuta a Foresto, architetto; Renzo Regruto, 62 anni di Cascine Vica, impiegato in pensione; Paolo Mina, 52 anni di Torino, web­master e programmatore. Sono loro le anime dell’associazione costituita nel2004, con sede legale a Collegno, per promuovere la pallacanestro di Torino e provincia: tra i soci fondatori figurano anche Andrea Pesando (lui pure di Foresto), Marcello Peris, Yuri Sferlazza, Mauro Bertoglio e Marco Vozza.

 

PALLACANESTRO A 360 GRADI

Nato in punta di piedi, “Cuore gialloblù” è oggi una sorta di “Bibbia” del basket torinese:  grazie alla sua  instancabile opera volontaria di comunicazione e di raccolta dati, ha saputo ridare visibilità  alla palla a spicchi a 360 gradi. Anche i dati premiano questo enorme lavoro: nei primi sei mesi del2015, il sito www.cuoregialloblu.com  ha fatto registrare l milione 120mila accessi, con un picco di 244mila nel mese di giugno. Su quelle pagine c’è solo da sbizzarrirsi: articoli, foto, video, interviste, rubriche, calendari, risultati, classifiche, tabellini, mercato, statistiche per tutti i gusti e per tutte le categorie. Ecco perché non è azzardato  dire che se oggi Torino occupa di nuovo il suo posto nell ‘Olimpo del basket italiano, una bella fetta di merito ce l ‘ha anche “Cuore gialloblù”, che in mezzo al deserto ha saputo seminare il verbo fino a diventare il vero motore della rinascita del grande basket all’ombra della Mole.

 

LA SACRA FAMIGLIA DEL BASKET

Del resto, a casa Regruto, si mangiano pane, canestri e spicchi d’arancia tutti i giorni, ormai da 40 anni. È la “sacra famiglia” del basket torinese, contagiata da una passione trasmessa di padre in figlio: da Ezio a Fabrizio, che a sua volta ha esportato il “virus” a colei che nel frattempo è diventata sua moglie, Annalisa, per finire con l’ultimo arrivato, Renzo, fratello di Ezio, che la passione per la pallacanestro l’ha scoperta un paio d’anni fa quasi per caso, senza più riuscire a liberarsene. Proprio come una “malattia” ereditaria. Le loro vite si intrecciano inesorabilmente con le sorti della tanto amata Auxilium Torino: archiviati i fasti degli anni ’80 e le alterne fortune degli anni ’90, nel 1999-2000 i gialloblù precipitano in Serie C 1 trasferendosi al PalaTaroni di Collegno.

Sono anni difficili, in cui l ‘interesse di appassionati e grandi sponsor è sotto le scarpe. Ma Ezio, Fabrizio, Annalisa e pochi intimi ci sono sempre. ln casa e in trasferta, solo per passione. Ed è qui che un bel giorno entra in campo la pazza  idea:  «Tornavamo  dalla trasferta di Omegna con una sonora batosta –ricorda Fabrizio- La tifoseria locale ci aveva sbeffeggiato con uno striscione  epico:  “Noi playoff,  voi playstation “. Eravamo una decina: all’autogrill di Borgomanero ci siamo detti “basta, qui è ora di fare qualcosa”. Torino aveva quattro squadre in Serie C, questo spezzatino in una grande città non aveva più ragione di esistere. Così abbiamo deciso di fondare “Cuore gialloblù” per ricreare interesse intorno alla pallacanestro, proponendoci come “mediatori” tra le varie  società  per favorire un ‘unione di forze con l’obiettivo, un giorno. chissà quando, di far tornare Torino in Serie A con il nome Auxilium».

Il primo ad aderire all’Associazione è niente meno che Dido Guerrieri, storico coach Auxilium a cui oggi è intitolata la curva dei Rude Boys, ma anche altri pezzi da novanta degli anni d’oro come Ricky Morandotti, Alessandro “Picchio”Abbio e “Il marchese” Carlo Della Valle danno subito la loro benedizione. «Della Valle decise di consegnare all’associazione, come depositaria del patrimonio Auxilium, tutta la sua raccolta di videocassette, circa 150, delle partite di quegli anni: un archivio di valore inestimabile». Ma questo è solo l’inizio. Il primo messaggio d’unità “Cuore gialloblù” lo lancia organizzando il “Memorial Albano”, che nel 2005 vede un roster “All Star” composto dai migliori talenti di Auxilium, Ginnastica, Cus e Moncalieri sfidare l’Ignis Castelletto di quel Meo Sacchetti ex bandiera Auxilium, oggi fresco campione d’Italia con la sua Dinamo Banco di Sardegna Sassari.

«Per l’occasione- prosegue Annalisa –abbiamo voluto regalare alle quattro società una campagna fotografica di tutti i giocatori che poi abbiamo inviato ai media. Ora sembrano cose scontate, ma 10 anni fa  non era così facile trovare una foto per un articolo conoscere i  ruoli dei giocatori, associare nomi e volti. Insomma, abbiamo iniziato a far circolare informazioni, a rendere il basket più presente». Da qui in avanti è tutto un crescendo: i “video-roster” con le presentazioni dei singoli giocatori, la finestra dedicata al basket sulle frequenze di Radio Torino Popolare, la partecipazione alla tra missione “Centrocampo” su Primantenna, dove ancora oggi Fabrizio e Annalisa sono ospiti fissi in “Pane … a tutto basket“.

 

NASCE PMS, OBIETTIVO CENTRATO

E poi l’apertura del sito Internet con tabellini e articoli su tutte le principali squadre torinesi, fino ad una sezione statistiche da capogiro: di squadra, dei singoli, persino delle multe comminate dagli arbitri, unica nel suo genere e non a caso consultata a livello nazionale da un po’ tutti i fischietti. Poi arriva la chiusura dell’Auxilium: “Cuore gialloblù” si mobilita raccogliendo oltre 2mila firme, con tanto di video girato nelle principali piazze di Torino. Il disperato tentativo, però, cade nel vuoto: un colpo letale per chiunque, ma non per loro. Che nell’estate 2008 si mettono al lavoro alla ricerca di una nuova identità: «Tramite Fabrizio Enria, fondatore degli Eagles, tifoseria organizzata Auxilium anni ’80- ’90, conosciamo Paolo Terzolo, ambizioso presidente della Libertas Amici San Mauro: gli proponiamo di riso/levare le sorti del basket torinese portandogli tifo e know-how. Lui accetta di cambiare i colori sociali di San Mauro da biancoblù in gialloblù, con la promessa di tornare a giocare al PalaRuffini dal 2009-2010».

 

SUL SITO TUTTA LA STORIA AUXILIUM

Missione compiuta. Dalla fusione tra Moncalieri e San Mauro nasce “Pms il basket sotto la Mole”, progetto cucito su misura per quella che era la mission originaria di “Cuore gialloblù”: stimolare l ‘unione delle forze. E nel 2009, dopo 10 anni, la grande pallacanestro ritorna al Ruffini in Serie B Dilettanti. Da qui inizia la grande ascesa culminata nella promozione in Serie A del 10 giugno scorso, nel ritorno del marchio Auxilium e nell’accordo con il Cus per il settore giovanile. Adesso l’associazione è già al lavoro per allestire una nuova sezione del sito: ricostruire tutta la storia Auxilium in chiave statistica, con tabellini, percentuali di squadra e di ogni singolo giocatore. «Un lavoro di raccolta dati immane, che non esiste da nessuna parte- sottolinea Ezio che insieme a Renzo cura la pagina Internet, passando spesso e volentieri le notti ad aggiornare il sito- La prima annata contiamo di postarla all’inizio della prossima stagione, poi inseriremo tutte le altre».

Certo, sulle ali dell’entusiasmo ora diventa tutto più bello e tutto più facile: «Quando “Cuoregialloblù” è nata, ci eravamo dati un tempo ragionevole di 10 anni per costruire qualcosa – concludono – eravamo sicuri che saremmo riusciti a smuovere le acque, ma nel 2008, con la fine dell’Auxilium, ci è caduto il mondo addosso. Poi, pian piano, e ci vuole anche fortuna, siamo riusciti a trovare gli interlocutori giusti. Il segreto? Uno solo: crederci sempre e lavorarci col cuore. Che Torino un giorno sarebbe tornata in Serie A lo abbiamo sempre pensato, ma nemmeno un anno fa avremmo immaginato che lo avrebbe fatto subito col nome Auxilium».

 E ora che il grande obiettivo è stato centrato, “Cuore gialloblù” dovrà per forza aggiornare il suo statuto. Next mission? Annalisa ci scherza su: «Torino in Eurolega».

Si fa per dire… ma poi neanche tanto.

CUORE GIALLOBLU': TORINO RIVEDE IL GRANDE BASKET In dieci anni hanno coronato il sogno: la serie A

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