Ci presentiamo sul parquet avversario con tanti volti nuovi.
Infatti, in questa nuova stagione che sta per cominciare sono tanti i cambiamenti che accusa la squadra.
Abbiamo innanzitutto una nuova guida tecnica ma, soprattutto, molti compagni di mille battaglie che ci hanno lasciato scegliendo strade diverse ed è proprio a loro che ritengo doveroso dire un enorme GRAZIE per ogni goccia di sudore che hanno lasciato sul campo difendendo i colori della 5pari fino all’ultimo secondo di ogni partita.
Saremo ora divisi ma per sempre fratelli.
D’altro canto, nuove forze sono andate a colmare le caselle vuote, tanti volti un tempo avversari ed ora arruolati alla causa comune e tanti altri provenienti da realtà regionali differenti da quella piemontese.
Pertanto, è indubbio che ci si presenti allo starter di questa maratona cestistica con il ruolo di cenerentola, sconosciuti ai più ed ancora in fase di affiatamento gli uni con gli altri.
I primi 5 minuti del primo quarto non sono altro che lo specchio di questo rinnovamento. I nostri ragazzi, entrati in campo timorosi della loro stessa immagine piuttosto che degli avversari, giocano con tanta, troppa ansia che si ripercuote sia sui movimenti offensivi con tantissime letture sbagliate e parecchi tiri facili gettati alle ortiche sia su quelli difensivi con mancati aiuti ed un lassismo mal digerito da coach Max Lavore, costretto a chiamare un minuto di sospensione più per scuotere gli animi che per parlare di tattica.
Dal sesto minuto in poi i nostri ragazzi si trasformano e, da qui, saranno in grado di portare a casa i 2 punti con relativa semplicità aumentando ad ogni quarto il distacco dall’avversario.
Il primo quarto si chiude con un distacco di 5 punti (10-15), frutto di una rinnovata verve difensiva guidata da Luca Lorioli, al quale tocca l’ingrato ma ben riuscito compito di marcare l’albese sulla carta più pericoloso, ma con una fase offensiva ancora sporca e poco fluida.
Nel secondo il distacco sale a 10 punti (22-32) e qui, invece, risulta migliore la fase offensiva rispetto a quella difensiva grazie ad un Marco Romeo e ad un Alberto Viggiano finalmente decisi e decisivi nell’attaccare il ferro avversario cosa che, nel quarto precedente, parevano aver dimenticato come fare.
Al ritorno dalla pausa lunga la sinfonia non cambia più di tanto. Nei primi minuti l’avversario tenta una disperata rimonta vanificata da Mattia Scanferla, assoluto dominatore delle palle vaganti in questo quarto e padrone indiscusso delle fasi difensiva ed offensiva in quello successivo. A lui si aggiungono i buoni canestri di Berretta, play perugino di indubbie qualità, e la velocità di piedi di Marco Barbieri in fase difensiva, anch’egli new entry del nostro roster. Chiudiamo il quarto a +11 (37-48).
L’ultimo quarto scivola via scorrevole con la vecchia guardia della 5Pari a farla da padrone. A fianco dell’ottimo già citato Scanferla, si distinguono Ferrero Regis, play tascabile dall’ottima media ai liberi e dalle idee chiare in entrambe le fasi di gioco, Soranzo, lungagnone storicamente combattivo ed ostico da superare per tutti e Loliva, apparso finalmente maturo soprattutto nel difendere sull’avversario di turno senza caricarsi di falli stupidi.
Alla sirena finale il tabellone segnerà un eloquente 50-68. Partita mai in discussione e 2 punti meritati.
Al momento dell’urlo finale l’ansia dei primi palleggi sul parquet, il timore di non essere ancora in grado di giocare coralmente e la tensione per questa nuova stagione sembrano svaniti. Il gruppo si guarda negli occhi con accresciuta coscienza di sè.
La strada sarà lunga, impervia e piena di ostacoli apparentemente insormontabili già a partire dalla partita di Martedì che ci vedrà impegnati contro l’Auxilium sul parquet amico.
Oggi, però, dal campo alla panchina, tutti hanno dato l’anima per un pallone, dimostrando, sin dalla palla a due, di essere in grado di lottare e difendere come un unico grande corpo senza mai tirarsi indietro e rispondendo “PRESENTE” alla richieste di appoggio dei compagni.
FINO ALLA FINE…