GUIDI: ‘SQUADRA GIOVANE, NON CI PORREMO LIMITI’
‘Sono molto contento di vivere una nuova avventura con il CUS’. La prima considerazione, di rito, rasenta l’ovvio, ma coach Alessandro Guidi precisa subito che la prossima stagione del CUS avrà ben poco di banale e scontato: ‘Siamo tutti carichi e desiderosi di ricominciare. Ci attende un torneo che, al di là delle partecipanti e delle formule, si preannuncia ancora come impegnativo: lo affronteremo con una squadra molto giovane e in parte rinnovata, a cui non abbiamo intenzione di mettere alcun limite. La nostra stella polare sarà il lavoro in palestra e poi l’applicazione di quanto fatto durante le partite, per crescere tutti insieme di settimana in settimana, senza pensare troppo ai risultati o alla posizione in classifica, ma con la grande fame e l’entusiasmo di chi ha voglia di fare e di porsi traguardi sempre nuovi’.
La concorrenza ha già annunciato qualche colpo ad effetto e altri ne arriveranno nelle prossime settimane, Guidi invece più che i nomi pensa che per il CUS saranno fondamentali le coordinate da seguire: ‘Ancora non sappiamo quali saranno gli interpreti del nostro campionato, siamo alla ricerca di giovani interessanti e di talento, che tornino a dare anche una connotazione più universitaria alla formazione: alcuni, una trentina, li abbiamo visti dal vivo negli allenamenti dello scorso giugno, altri ci sono stati proposti e ci verranno ancora proposti dagli operatori del mercato. Si aggiungeranno ai nostri giovani, quelli del Tkc, e ad alcune conferme. Ma al di là dei nomi e dei cognomi, lo ribadisco, l’obiettivo è di allestire un gruppo che abbia una mentalità, che pensi allo stesso modo, che incarni, a livello individuale e collettivo, i nostri valori e soprattutto abbia voglia di sacrificarsi e di crescere, mettendoci tanto tanto entusiasmo. Il resto conta poco. Sappiamo che, da squadra giovane andremo incontro a difficoltà pressoché certe: ma non ci spaventano, anzi ne faremo tesoro per migliorare. Da noi i giovani in questi ultimi anni hanno sempre avuto spazio perché sono sempre stati al centro del progetto: questo ci differenzia dagli altri, e ancora ci differenzierà. È la strada che la Società ha scelto da alcuni campionato e che mi trova assolutamente concorde e disponibile per darle continuità in palestra giorno dopo giorno’.
‘Iniziative come questa ti riconciliano con il basket. Servirebbero anche da noi’.
In questi giorni Alessandro Guidi è in Slovenia, a Kranjska Gora, dove è tra protagonisti del Camp internazionale di altissima specializzazione tecnica, organizzato insieme a Gregor Fucka e al ‘guru’ Pino Grdovic: ‘Sono onorato che Gregor abbia pensato di coinvolgermi in un’iniziativa di questo spessore al fianco di un santone come Grdovic – commenta Guidi -. Si tratta di un’esperienza straordinaria, di quelle che purtroppo nel nostro paese non si possono vivere, una vera boccata d’aria salutare per un appassionato della materia ma pure per i giovani che hanno risposto con entusiasmo all’invito di Fucka di migliorarsi nel duro lavoro quotidiano e nel confronto con dimostratori di livello assoluto come Rodrigo De La Fuente e Marc Gasol, presente la prossima settimana’.
‘È davvero un peccato che in Italia non si organizzino eventi del genere, e anzi si tenda addirittura a marginalizzare, per non dire dimenticare, allenatori che da sempre lavorano con passione smisurata con i giovani sulle fondamenta del nostro amato sport. E penso all’amico Beppe Barbara, uno dei principali plasmatori di talenti nostrani e da sempre cultore della materia, costretto quasi a cambiare lavoro tanta è stata di recente la scorsa considerazione nei confronti della sua opera’.
A Kranjska Gora si è radunata una dozzina di talenti provenienti un po’ da tutta Europa: ‘Tra cui un ragazzo croato di 13 anni davvero molto interessante. Speriamo che anche da noi si possano organizzare presto iniziative simili, tutto il movimento, non soltanto i giovani, ne trarrebbe enorme benefici’.