IVANOV E LA VOGLIA DI CONFERMARSI GRANDE IN ITALIA

Dejan Ivanov al termine del primo allenamento torinese, svolto ieri con il resto della squadra dalle 18 alle 20 al PalaRuffini, non nasconde di essere stanco, ma lucidamente parla della sua nuova avventura italiana: “Sarò alla settima stagione di carriera in formazioni italiane, quindi
non posso dire di non conoscere il campionato – ha esordito – con le sue difficoltà ed i suoi lati positivi”. A Torino aveva giocato diverse stagioni fa, in Coppa Italia: “Ma in un altro Palazzetto – sottolinea – e ora voglio che questo diventi un bel teatro di espressione per il sottoscritto. Giocherò nel ruolo e nei modi che mi dirà il coach”. Al quale si è subito rivolto per avere l’assenso alla sua prima intervista torinese.
Arrivato a Torino dopo un viaggio lungo con partenza da Bucarest, Ivanov analizza il basket di serie A: “Quando ho iniziato a frequentarlo, sette-otto anni fa, era il migliore d’Europa dopo quello spagnolo. Poi qualcosa è cambiato, sono arrivati sempre più americani e anche
l’interpretazione del gioco è mutata. Rimane in ogni caso una competizione di alto livello con diverse punte, vedi Milano, Reggio Emilia, Sassari”. E la tua nuova squadra dove la collochi?: “Per esperienza le formazioni che arrivano dalla serie A2 fanno bene nella massima serie. Lo
dimostrano i percorsi compiuti da Sassari, da Reggio Emilia, lo scorso anno da Trento. Credo che la motivazione di fondo stia nel fatto che nel passaggio di categoria conservano l’ossatura dell’anno precedente e non cambiare troppo ritengo aiuti, anche l’inserimento dei nuovi”.
Quali compagni conosci?: “Mancinelli e Giachetti, per averci giocato contro in passato. Nel caso di Mancinelli anche in occasione di sfide tra la mia nazionale, quella bulgara, e l’Italia. Gli altri non li conosco perchè sono troppo giovani o non ci sono mai state occasioni per farlo. Cercherò di integrarmi subito negli schemi”.
Proiettiamoci verso la prima partita di campionato, contro Reggio Emilia. Come pensi possa essere?: “Reggio Emilia è un’ottima squadra ma non la ritengo imbattibile. Anche lo scorso anno con Caserta l’abbiamo dimostrato rivaleggiando alla pari. In più lunedì prossimo giocheremo in casa e non è un fattore da sottovalutare. Occorre scendere in campo
senza paura e sudditanze”.
Stanco ma determinato a far bene fin da subito e dopo essersi ieri sottoposto anche alle visiter mediche pre-allenamento. Il Direttore Sportivo Renato Nicolai, che lo ha avuto a Brindisi all’inizio della scorsa stagione, ne tesse le lodi: “E’ un giocatore di sostanza e di gran cuore. Inoltre ha esperienza, assoluta e nel campionato italiano.
Un arrivo importante che ha nella solidità l’arma con la quale fare la differenza”.
Nei prossimi giorni cercherà di ridurre il gap di allenamento con i compagni di squadra: “Difficile fare considerazioni dopo il primo allenamento – afferma coach Bechi – meglio pensare ai prossimi e trarne le adeguate conclusioni. La capacità dimostrata da Ivanov di mettersi
subito a disposizione è però da sottolineare. L’aspetto in questo momento più importante è che sia qui”.

Da Ufficio stampa Auxilium Cus Torino: Roberto Bertellino e Benedetta  Abbruzzese

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