Ci sono notizie che non si dovrebbero mai dare. Ma soprattutto che non si vorrebbero mai ricevere. Invece, purtroppo, ancora una volta piangiamo un uomo, un giovane, che ci ha lasciato prematuramente. Troppo. Matteo Bertolazzi, playmaker e poeta della pallacanestro, ha perso la sua partita contro un male scorretto, cinico, terribile. L’esatto opposto dello stesso Matteo, o “Teo” per gli amici: corretto, entusiasta della vita e della pallacanestro, terribile solo per i 40′ di gioco in cui lo si doveva affrontare ma splendido prima e dopo. 
“Il dolore non ha colore” recitava uno striscione esposto dai tifosi gialloblù in occasione dell’ultima sfida di campionato al PalaRuffini contro la Paffoni Omegna, l’ultima squadra che ha avuto la fortuna di poter annoverare tra le sue fila Matteo. 
Ti rispettavamo, ti ammiravamo: non ti dimenticheremo Matteo.

Tutti pazzi per Bertolazzi.