Category Archives: Auxilium Torino
TORINO RESCINDE CON DAWKINS. IN ARRIVO CHRIS GOULDING
La società, di comune accordo, ha deciso di rescindere il contratto con l’atleta Andre Dawkins. Allo stesso augura un grosso “in bocca al lupo” per il prosieguo della sua attività. In sostituzione, nella notte scorsa, l’Auxilium Cus Torino ha trovato un accordo con la guardia Chris Goulding, in arrivo mercoledì.
Classe 1988, australiano con passaporto britannico. Alto 192 cm per 92 kg. Questi i numeri di presentazione della nuova guardia della Manital Torino, Chris Goulding. Trascorsi nel basket europeo, lo scorso anno, tra le fila del Zaragoza e anche in Eurocup. Nell’anno in corso è tornato in patria e ha disputato un ottimo campionato tra le fila dello United di Melbourne. Media punti di 18.3 a partita, 49.7 % da due e 36% da tre.
Ufficio Stampa Auxilium Cus Torino: Roberto Bertellino – Benedetta Abbruzzese
TORINO ILLUDE POI CROLLA A CREMONA
Giornata di festa al PalaRadi di Cremona: la squadra lombarda celebra la 200esima partita nella massima serie nel migliore dei modi, mettendo ko la Manital Torino 66-50. Torino affronta la quinta giornata del girone di ritorno con la squadra al completo: coach Vitucci sceglie all’ultimo chi far sedere in panchina e i numerosi tifosi gialloblù accolgono in festa il ritorno di Jerome Dyson. I padroni di casa, dall’altra, devono far a meno di due punte di diamante: Tyrus McGee e Luca Vitali ambedue infortunati. L’Auxilium disputa una partita a due facce. Nel primo tempo, grazie ad una difesa attenta e e una buona condivisione della palla, mette in difficoltà i padroni di casa e conduce per quasi 20 minuti. Nella seconda metà del terzo periodo il blackout: Cremona si accende trascinata da un ispirato Mian e dalla concretezza di Washington e Turner. La Manital subisce passiva la rimonta avversaria e, nonostante un fenomenale White da 19 punti, non riesce più a trovare la via del canestro. Dyson ad avvio di ultima frazione prova a scuotere i compagni ma la Vanoli ha più grinta, è più aggressiva e stravince la lotta ai rimbalzi e l’inerzia va tutta dalla sua. I time out a fine match non riescono a far reagire i gialloblù e al suono della sirena il PalaRadi festeggia una grande vittoria.
A CREMONA PER NON LASCIARE NULLA DI INTENTATO
L’imperativo d’obbligo per la Manital Torino impegnata domenica 14 febbraio sul parquet della Vanoli Cremona è, come sottolinea coach Frank Vitucci, “non lasciare nulla d’intentato. Sarà una partita che richiederà un alto livello di efficacia e determinazione, sia in attacco che in difesa”.
Un imperativo che scaturisce dalla ferma volontà di tornare ad essere competitivi in trasferta dopo la brutta prestazione di Venezia, l’ultima esterna per la squadra torinese: “Un match che dovremo affrontare – ha proseguito Frank Vitucci – con molta umiltà perché andremo sul campo della seconda in classifica, posizione conquistata nell’arco di questa parte di stagione con grande merito. Un risultato che nel complesso è andato per la società lombarda al di là delle aspettative. Merito di chi ha costruito il gruppo e di coach Pancotto che lo sta guidando benissimo dall’alto della sua esperienza”.
Un gruppo che si muove attorno ad un asse tutto italiano, Vitali – Cusin: “Non a caso sono due nazionali – prosegue il coach dell’Auxilium Cus Torino – e dimostrano che nonostante la pallacanestro cambi e sperimenti l’asse play-pivot rimane fondamentale per il gioco e gli schemi di una squadra. Su questo principio l’allenatore della Vanoli Cremona sta lavorando con grande attenzione”.
EYENGA, SORRISI E DETERMINAZIONE
Sorride, Christian Eyenga, quando gli facciamo notare che il suo ambientamento a Torino è sembrato facile e naturale, tanto da essere subito diventato un trascinatore dell’Auxilium Cus Torino che ha domato Cantù e centrato due punti basilari per la risalita in classifica: “Non è facilissimo cambiare scenari e trovarsi subito bene. A me è successo e devo ringraziare i compagni che mi hanno accolto a braccia aperte, in parte stupendomi per questa dimostrazione immediata di grande disponibilità, il management della società, ed il pubblico. Al PalaRuffini mi sono sentito subito a casa e nell’operazione di ambientamento sono stato certo aiutato anche dal fatto di conoscere il campionato italiano, la Lega come si usa dire, quindi le sue caratteristiche principali. In più ho avuto un colloquio chiarificatore al mio arrivo con il coach in maniera tale da cercare di entrare subito negli schemi e nei meccanismi, traducendo in campo quello che voleva che facessi”. Una “prima” torinese da ricordare, la tua?: “Senza dubbio, soprattutto perché coronata da una vittoria contro una squadra attualmente collocata nella parte media della classifica”. Conoscevi già qualche tuo nuovo compagno?: “Personalmente solo DJ White e Jerome Dyson, per frequentazioni e incroci in D-League e campionato cinese. Mi ha fatto molto piacere ritrovarli perché sono due grandi campioni”.
TORINO COL CUORE ABBATTE CANTU’
Partita classica della pallacanestro italiana, tornata in calendario dopo 22 anni di assenza dalla massima serie dell’Auxilium Cus Torino. Padroni di casa obbligati a vincere, ospiti anche per non perdere il treno playoff. E’ Torino a dar subito vigore all’incontro difendendo bene e alternando le soluzioni in attacco. Positivo l’ingresso di Eyenga (6 punti), così il match di Ebi (7). Nel secondo quarto Cantù sale di tono, soprattutto fisicamente, e Torino subisce, mettendo solo a referto 8 punti. Si riparte dunque in quasi perfetta parità. Il top scorer per la Manital al termine dei primi 20 minuti è Eyenga (8), seguito da Ebi (7) e DJ White (6).
Torino riprende vigore nel terzo quarto, anche se ormai si gioca punto a punto. Ebi si porta a quota 17 e troneggia anche in difesa. Bene pure Kloof. Si soffre. L’ultimo quarto è del trionfo, meritato, con cuore e grandi soluzioni, di Ebi, di Eyenga, di Kloof. Alla fine anche Rosselli e Mancinelli danno un apparto fondamentale. Torino esce dal baratro e scaccia i fantasmi sul 79-72.
AUXILIUM CUS TORINO ALLA PROVA CANTU’
“Dovremo essere noi ad aiutare il pubblico a sostenerci”. Con queste parole esordisce coach Frank Vitucci guardando alla sfida di domenica 7 febbraio contro l’Acqua Vitasnella Cantù. “Dobbiamo mettere in campo orgoglio e determinazione – prosegue – cambiando immediatamente l’atteggiamento sbagliato avuto a Venezia. La squadra canturina è profondamente mutata e ha avuto nell’ultimo periodo tanti innesti importanti. Ha talento e fisicità e a mio parere è al momento una delle quattro migliori del nostro campionato Sarà pertanto una partita difficile ma dobbiamo andare a caccia dei due punti, con tutte le nostre forze”. Quali i punti di forza di Cantù?: “Senza dubbio le ali ma più che guardare ai singoli parlerei del complesso, come detto rafforzato dagli arrivi nel corso della stagione, vedi gli ultimi del centro Fesenko e di Ukic”.
LA BIGLIETTERIA PER TORINO – CANTU’
A seguito del Decreto Minesteriale n. 555/OP/0000698/2016, emesso in data odierna dalla Questura di Torino, la società comunica che ai residenti della regione Lombardia non potranno essere venduti i biglietti relativi alla partita Manital Torino – Acqua Vitasnella Cantù. Pertanto, al momento dell’acquisto di uno o più biglietti, i tifosi dovranno esibire un documento d’identità per ogni tagliando. La vendita online rimane sospesa e i biglietti potranno essere acquistati presso la sede Auxilium Cus Torino di C.so Siracusa 10 (fino a sabato 6 ore 12.00), presso le rivenditorie VivaTicket presenti nella regione o, domenica 7 febbraio, presso la biglietteria del PalaRuffini. Quest’ultima, visti i disguidi causati dalla sospensione della vendita online, aprirà alle ore 15.00 mentre i cancelli alle ore 16.15. Per l’occasione verranno effettuati 3 tipi di controlli: una prima verifica documento e biglietto seguita dal controllo accessi e, successivamente, controllo zaini e borse. Vista la possibilità che si creino delle code, si consiglia di presentarsi per tempo al PalaRuffini.
Ufficio Stampa Auxilium Cus Torino: Roberto Bertellino – Benedetta Abbruzzese
EYENGA ARRIVA A TORINO
E’ diventato ufficiale a tutti gli effetti, con la firma del contratto avvenuta a notte inoltrata, il passaggio di Cristian Eyenga dalla Dinamo Sassari alla Manital Torino. Il giocatore è originario della Repubblica del Congo, riveste il ruolo di ala piccola-guardia ed è dotato di gran fisicità, dall’alto dei suoi 2 metri e 01 centimentri e degli imponenti 95 chilogrammi di peso.
Quella torinese sarà per Eyenga la terza esperienza italiana dopo quelle di Varese (contributo determinante il suo per la salvezza della formazione lombarda lo scorso anno) e in terra isolana, proseguita fino alla scorsa settimana. Nel suo curriculum di ala-guardia anche una stagione (2012) nelle finale dei L.A. Lakers, poi un’esperienza in Polonia ed un’altra in Cina.
Ufficio Stampa Auxilium Cus Torino
LA MANITAL TORINO CROLLA SUL PARQUET DEL TALIERCIO
Torino alla ricerca di punti importanti dopo la sconfitta in casa contro Caserta; Venezia reduce da due battute d’arresto in campionato ma dall’affermazione settimanale in Europa. Motivazioni dunque a mille per entrambe le formazioni rispettivamente prive delle stelle Dyson (Torino) e Green (Venezia). Primo quarto con bella difesa di Venezia, Torino ancora in trance per l’ultima battuta di arresto e si chiude 18-8 per i padroni di casa. Nel secondo quarto c’è il crollo della Manital che subisce un parziale negativo di 23-7. Basse percentuali per la squadra ospite e poca reattività. Non cambia nulla nel terzo quarto.
Gli ultimi 10 minuti si giocano in scioltezza da entrambe le parti e Torino torna almeno parzialmente in partita, aggiudicandosi la frazione 28-16. Unica nota lieta in una serata da dimenticare, e in fretta.
A VENEZIA CERCANDO DI RIMANERE INCOLLATI AI RIVALI
Quella di domenica contro la Reyer Venezia non sarà, per coach Vitucci, una partita comune. Potremmo definirla speciale e per tanti motivi. Arriva infatti dopo un brutto capitombolo casalingo della Manital Torino e si gioca in un Palazzetto che l’allenatore dei torinesi conosce bene: “Ci sono cresciuto – sottolinea – vivendo tutte le fasi e tutti gli step che un giovane allenatore deve superare. In quelle atmosfere sono diventato un professionista”. Ricordi ancora vividi, dunque, che dovranno essere messi logicamente da parte: “Per 40 minuti saremo avversari e siamo tutti chiamati a dare il massimo”.